Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Prints

MAGINI Giovanni Antonio

Umbria, Overo Ducato di Spoleto

1601

500.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1601
Place of printing
Bologna
Size
467 X 375
Engravers
MAGINI Giovanni Antonio

Description

A destra, nel cartiglio in alto, troviamo il titolo UMBRIA, OVERO DUCATO DI SPOLETO. Nel cartiglio in basso la dedica All’ Ill.mo et Rev.mo mio Sig.r et P[at]ron[us] Col.mo il S.r Card:e Barberini. Gio: Ant.o Magini. In basso a destra la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm 65). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septe[n]trio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 42° 11’ 30’’ a 43° 20’’ di latitudine, e da 35° 21’ a 36° 45’ di longitudine. Almagià sostiene che il Magini prepara la carta del Ducato di Spoleto intorno al 1601/1607, basandosi su fonti nuove e sulla precedente carta del Parenzio. Ad oggi non sono note edizioni precedenti di questa con la dedica al cardinal Barberini. Tavola tratta dal ' L’Italia ' a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Almagià, L'Italia di Giovanni Antonio Magini e la Cartografia dell'Italia nei secoli XVI e XVII (1922), pp. 66-70, n. 18; Almagià (1960): p. 24, tav. XLII; Cassano (1990): pp. 28-29; Ronca-Sorbini (2005): pp. 44-45, n. 8. A destra, nel cartiglio in alto, troviamo il titolo UMBRIA, OVERO DUCATO DI SPOLETO. Nel cartiglio in basso la dedica All’ Ill.mo et Rev.mo mio Sig.r et P[at]ron[us] Col.mo il S.r Card:e Barberini. Gio: Ant.o Magini. In basso a destra la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm 65). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septe[n]trio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 42° 11’ 30’’ a 43° 20’’ di latitudine, e da 35° 21’ a 36° 45’ di longitudine. Almagià sostiene che il Magini prepara la carta del Ducato di Spoleto intorno al 1601/1607, basandosi su fonti nuove e sulla precedente carta del Parenzio. Ad oggi non sono note edizioni precedenti di questa con la dedica al cardinal Barberini. Tavola tratta dal ' L’Italia ' a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Almagià, L'Italia di Giovanni Antonio Magini e la Cartografia dell'Italia nei secoli XVI e XVII (1922), pp. 66-70, n. 18; Almagià (1960): p. 24, tav. XLII; Cassano (1990): pp. 28-29; Ronca-Sorbini (2005): pp. 44-45, n. 8. Cfr.
Logo Maremagnum en