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Autographs

DE SANTA CRUZ Isabella. Canzonettista, Café-Chantant

Fotografia con firma autografa. (1912 ca.).

150.00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italy)

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Author
DE SANTA CRUZ Isabella. Canzonettista, Café-Chantant
Keyword
Isabella de Santa Cruz, Canzonettista, Café-Chantant, Varietà

Description

Fotografia originale ai sali d’argento, montata su supporto in cartone grigio, mm 225×155, mm 337×243 (supporto). Al recto è presente il marchio a secco del fotografo: «Cav. Alfredo Pesce – Napoli Piazza S. Ferdinando». Insignificante alone all’angolo inferiore destro. In buone condizioni. Raro ritratto di profilo di Isabella de Santa Cruz, Sciantosa dallo sguardo “sensuale”. Napoli, novembre 1890. In concomitanza con l’inaugurazione della Galleria Umberto I, viene inaugurato, nella crociera inferiore, il Salone Margherita. Il primo café-chantant italiano, nato per imitazione dei ritrovi notturni parigini, con spettacoli di varietà, cantanti e ballerine, ben presto imitato in tutta la penisola. Siamo in piena «belle epoque», tra lustrini e risate, il locale di forma circolare aveva numerosi tavolini e palchetti dove la ricca èlite socio-culturale poteva vivere ore spensierate, bevendo liquori e spumante, ammirando le esibizioni di fantasisti, clown, ballerine e cantanti piene di sentimento come le sciantose Anna Fougez , Ester Bijou, Ninì Bijou, Lina Cavalieri, Maria Campi [la donna che inventò la “mossa”] e tante altre “dimenticate”. Spesso erano ragazze provenienti dalle vicine zone rurali che imparavano a muoversi e ballare sul palcoscenico, scegliendo un «nome eccentrico» come raccontano le due note canzoni, «Lily Kangy» del 1905 e «Ninì Tirabusciò» del 1911, scritte nel periodo d’oro della canzone napoletana e di una città sventrata che sognava di tornare capitale internazionale e perciò desiderosa di leggera frivolezza. O come racconta Ernesto Murolo in Ninì Bijoux dramma in due atti, scritto per Adelina Magnetti, prim’attrice della Compagnia Dialettale Napoletana: la storia drammatica di una sciantosa napoletana nell’atmosfera arroventata, sensuale e di capriccio del café-chantant.
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