Details
Keyword
La Diana-Fiorina Centi-Gherardo Marone-Mario Cestaro-Autografi
Description
Bifolio (mm 230×145) intestato «La Diana. Nuova Rassegna. Quindicinale. Via Pontenuovo 9», manoscritto su tre pagine con inchiostro marrone, 31 righi oltre la data e la firma. Fiorina Centi sancisce «per iscritto quel patto che in un’ora di entusiasmo stringemmo per la nostra Diana, fondata da noi tre soltanto, da noi tre alimentata e pagata». Tracce d’uso, lieve mancanza in corrispondenza della piegatura centrale, che non altera la comprensione del testo. Al verso annotazione a inchiostro di mano diversa. «Miei ottimi amici Gherardo Marone e Mario Cestaro, sono lieta di riaffermare per iscritto quel patto che in un’ora di entusiasmo stringemmo per la nostra Diana. La bella rivista nata nel 1915 è stata fondata da noi tre soltanto, da noi tre alimentata e pagata. Abbiamo diviso, dividiamo e divideremo sempre spese ed onori. Continueremo sempre la via intrapresa ed auguriamo alla squillante nostra Diana infiniti anni di vita gloriosa. È chiaro che la singola nostra produzione letteraria e artistica è insindacabile. Logico poi che noi tre eserciteremo tutti i nostri diritti sulla produzione altrui. Che la nostra animosa triade non si sciolga mai! Abbiatevi intanto, miei buoni amici Marone e Cestaro, i miei saluti fraterni». La rivista La Diana, fu fondata nel 1914 e pubblicata dal gennaio 1915 al marzo 1917. Inizialmente mensile, poi, a partire dal n. 3 del 1915 trasformata in quindicinale, per ridiventare mensile a partire dal n. 3 del 1916, uscirono in totale 25 numeri: 14 nel 1915 con due numeri doppi (il 4-5 e l’8-9); 10 nel 1916 con due numeri doppi (9-10, 11-12), mentre un solo numero doppio fu pubblicato nel 1917, anno in cui si interruppero le pubblicazioni a causa della guerra, ma la sua attività editoriale proseguì con la nascita della «Libreria della Diana». Per tutto il 1915 Fiorina Centi, fu la direttrice della rivista, e l’indirizzo dell’amministrazione e della direzione fu quello della sua abitazione a Napoli in via Pontenuovo 9. Nel primo numero del 1916 mancava il nome della direttrice e la direzione e l’amministrazione venivano trasferite in via Duomo 36 presso l’abitazione di Mario Cestaro. Nel secondo numero si annunciava che la rivista sarebbe stata diretta, solo per il 1916, da un comitato di redazione.