Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Book

Dandolo Vincenzo

Del governo delle pecore spagnuole e italiane e dei vantaggi che derivano. Saggio. Con tavole in rame

dalla Tipografia e Fonderia di Luigi Veladini, 1804

200.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1804
Place of printing
Milano
Author
Dandolo Vincenzo
Publishers
dalla Tipografia e Fonderia di Luigi Veladini
Keyword
Agricoltura e allevamento, Ovicoltura, Pecore merinos
Binding description
*LeatherBound
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
Italian
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
Yes

Description

In-8° (216x131mm), pp. (4), 327 (1), mezza pelle con angoli coeva con titolo in oro su tassello nero al dorso con fregi e filetti dorati, piatti carta marmorizzata. Tra le pp. 222-223, una tavola-tabella più volteripiegata di statistica delle pecore esistenti nel 1804 nei distretti del Dipartimento del Lario. Tra le pp. 254-255 e 274-275, due tavole-tabelle ripiegate di bilanci e perticati di ognuno dei distretti del medesimo Dipartimento e di bilanci attivi e passivi. In fine, 4 tavole finemente incise su rame da Giuseppe Cozzi con raffigurazioni di varietà ovine, di strumenti impiegati negli ovili, di cani da pastore, di uno stabilimento ovicolo della Lombardia (con indicazioni dell'ubicazione del Lago Maggiore, di Luvino, di Cunardo, di Montegrin). Lievi arrossature a poche carte. Minimi difetti al dorso in prossimità della cuffia inferiore. Più che buon esemplare. Edizione originale. Importante trattato sull'allevamento ovino in cui sono vivamente caldeggiate l'introduzione delle razze Merinos e l'incremento dell'ovinicoltura nostrana. Il Dandolo (Venezia, 1758-Varese, 1819), illustre chimico, fu l'iniziatore dell'allevamento delle pecore spagnole in Italia, con pionieristici incroci tra pecore di razza merinos e pecore italiane. Laureatosi giovanissimo a Padova, svolse ricerche sulla china rossa peruviana - un potente febbrifugo antimalarico - che riuscì a produrre in grandi quantità, ricavandone notevoli guadagni, nella sua officina farmaceutica di Venezia. Attivo divulgatore della chimica antiflogistica Lavoisier, nel 1791 tradusse in italiano il suo Traité élémentarire de chimie. Egli volse in italiano anche la Philosophie chimique di Antoine-François Fourcroy e l'Essai de statique chimique di Claude-Louis Berthollet, ma il suo nome resta associato all'opera originale Fondamenti della scienza chimico-fisica applicati alla formazione de' corpi ed ai fenomeni della natura, del 1793, in cui una nuova filosofia chimica della natura era originalmente sviluppata alla luce delle teorie di Lavoisier. Egli scrisse anche a favore dell'introduzione in Lombardia della coltivazione della patata, sulla produzione e sulla conservazione del vino, sulla bachicoltura (a lui si debbono le cosiddette 'dandoliere' per l'allevamento del baco) e sulla produzione di zucchero dallo sciroppo d'uva. Favorevole alle idee della Rivoluzione francese, partecipò da protagonista - e spesso su posizioni estreme - agli eventi politici veneti e italiani dalle prime campagne napoleoniche, alla fine della Repubblica veneta, agli avvenimenti salienti della Repubblica Cisalpina e del Regno Italico; fu anche Provveditore generale in Dalmazia sino al 1809, anno in cui il territorio dalmata fu riunito all'Illiria, ed ebbe un ruolo importante nel 1813 nel sedare i tumulti popolari nelle Marche. Re, II, 178-179: 'è stato lodatissimo e tutti i giornali hanno reso giustizia alla filantropia dell'Autore. L'opera ha merito di essere in parte il risultato delle sue pratiche'. Cat. Einaudi, 1423. Niccoli, p. 561. P. Preto, V. Dandolo, in D.B.I., vol. XXXIII, p.513. Roberto Cessi in Encicl. Italiana, XII, 290 (con rimandi bibliografici).