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Rare and modern books

Montaigne Michael Eyquem De.

ESSAYS IN THREE BOOKS. With Notes and Quotations. And an account of the author's life. With a short character of the author and translator, by the late Marquis of Hallifax. Translated by Charles Cotton. The Sixth edition, corrected and amended. With the Addition of a Complete Table to each Volume.

Barker, Strahan, Ballard, Browne et alia, 1743

350.00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italy)

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Details

Year of publication
1743
Place of printing
London
Author
Montaigne Michael Eyquem De.
Publishers
Barker, Strahan, Ballard, Browne et alia
Keyword
TESTI ANTICHI E RARI, TESTI ANTICHI. XV° - XVIII° secolo, TESTI ANTICHI PER ARGOMENTO
Dust jacket
No
State of preservation
Fair
Binding
Hardcover
Inscribed
No
Condition
Used

Description

Testo inglese. Opera completa in tre volumi. Cm.18,7x11,5. Pg.(20), 394, (24; (4), 521, (31); (2), 402, (14). Legature coeve allentate in piena pelle con titoli e fregi in oro, assai sbiaditi, ai dorsi a cinque nervature. Bordura a doppio filetto oro ai piatti. Fogli di guardia marmorizzati e tagli spruzzati. Frontespizi impressi in rosso e nero. Buona traduzione inglese settecentesca della celebre opera del filosofo Michel Eyquem de Montaigne (Bordeaux, 28 febbraio 1533 – Saint-Michel-de-Montaigne, 13 settembre 1592). "Dal 1570, ritiratosi nelle sue terre, si dedicò agli studi e alla meditazione. Ammiratore di Virgilio e di Cicerone, come si conviene a un umanista, scelse l'uomo, e sé stesso in particolare, come oggetto di studio nella sua opera principale, gli "Essays", a cui lavora a partire dal 1571. Commentando i classici, come Plutarco, Seneca e Lucrezio, Montaigne analizzò la condizione umana e la quotidianità, con una rara capacità d'introspezione libera da pregiudizi. Il suo progetto era quello di togliere le maschere e gli artifici per rivelare il vero sé. Opera senza precedenti per sincerità e introspezione, è il ritratto di uno scettico per il quale sono da condannare le dottrine troppo rigide e le certezze cieche. I "Saggi" si possono considerare come esperimenti nel campo dei costumi e della morale, oltre che tentativi di autoanalisi, e la loro influenza fu molto ampia sulla filosofia francese e occidentale. I "Saggi" sono un brouillard, un insieme non ordinato di pensieri informi. Sono frutto di un lavoro solitario e corrispondono ad un libro in movimento, proprio perché vennero pubblicate diverse edizioni. Montaigne dimostra di conoscere le intere opere degli autori che menziona, discutendone le citazioni e formulando un pensiero peculiare. Inoltre, egli è interessato a seguire l’Io nelle sue mutazioni, nel suo vagabondaggio interiore, un Io molteplice e non simile a sé stesso, ma contenente moltitudine e mutamento. I "Saggi" non sono diacronici, non seguono una cronologia ben definita, proprio perché Montaigne è più interessato allo stato d’animo in continuo movimento piuttosto che alla storia. È fedele al suo modo di raccontare l’Io, malgrado le cospicue contraddizioni presenti all’interno dell’opera, poiché per il filosofo francese le contraddizioni sono il motore di tutte le nostre azioni, tant’è che non sono presenti correzioni nei Saggi, al massimo aggiunte" (da Wikipedia). > Lowndes, II, 1588. Codice libreria 161604.