Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Aa. Vv. (Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, P, Ratella, De Saint Point, Apollinaire, Palazzeschi)

I Manifesti del futurismo. Lanciati da: Marinetti–Boccioni–Carrà. Russolo–Balla–Severini. Pratella. M.me De Saint-Point–Apollinaire. Palazzeschi [COPERTINA IN VERDE]

Edizioni ”Lacerba”,, 1914

unavailable

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italy)

unavailable

Payment methods

Details

Year of publication
1914
Place of printing
Firenze,
Author
Aa. Vv. (Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, P, Ratella, De Saint Point, Apollinaire, Palazzeschi)
Pages
pp. 182 [2].
Publishers
Edizioni ”Lacerba”,
Size
in 16°,
Edition
Prima edizione.
Keyword
Futurismo
Binding description
brossura in carta beige chiaro stampata ai piatti e al dorso (design di Ardengo Soffici),
Languages
Italian
Binding
Softcover
First edition
Yes

Description

LIBRO Prima edizione. Esemplare segnato al dorso e sulle cerniere, con lievi fioriture sui piatti della copertina, per il resto pulito e perfettamente fruibile. Menzione di «3° migliaio» sulla copertina. Prima raccolta italiana di «manifesti futuristi», ovvero tutti i principali testi teorici del movimento pubblicati alla data. -- Dopo la fondazione del futurismo e la chiusura della rivista «Poesia» nel corso dell’anno 1909, i testi teorici militanti e la comunicazione futurista vengono diffusi esclusivamente nel tipico formato del foglio volante, detto appunto dei «manifesti futuristi». Tali volantini, che recano i testi dei manifesti in edizione originale e spesso in un intricato succedersi di ristampe leggermente diverse tra loro, venivano inviati per posta oppure distribuiti a migliaia durante gli eventi futuristi: le famose «serate» o le mostre d’arte. La prima antologia di testi teorici, proclami e manifesti è pubblicata solo in francese, a Parigi, per il pubblico transalpino e internazionale: «Le Futurisme», uscito nell’estate del 1911. In Italia invece, per cinque densissimi anni circolano solo i manifesti nel formato del volantino. Nel 1913 si ha la prima operazione di sistematizzazione del pubblicato: Marinetti organizza una consistente ristampa dei manifesti 1909-1911, che escono accanto ai nuovi manifesti sotto le insegne della «Direzione del Movimento futurista» nell’usuale formato effimero; comincia poi la collaborazione con «Lacerba», che amplia enormemente il ‘bacino d’utenza’ dei futuristi presso le classi operaie e i circoli anarco-socialisti. È sulla base di questa duplice spinta che, nel corso del gennaio 1914, viene approntata per i tipi della rivista fiorentina questa prima antologia dei manifesti futuristi, stampata in un numero molto elevato di copie (20.000 secondo diverse fonti, e il numero potrebbe non essere esagerato viste le tirature del giornale — ai cui abbonati il libro veniva omaggiato), e avvolta in tre varianti di copertina: a stampa verde, a stampa nera e — pare, ma non ne abbiamo mai potuto censire alcuna copia — a stampa rossa. In copertina l’indicazione di «prima serie» indica che se ne sarebbe dovuta pubblicare almeno una seconda, ma nel corso del 1914 come è noto futuristi e lacerbiani addiverranno a una separazione, cancellando qualsiasi possibile progetto comune. Il libro verrà assorbito nel catalogo delle Edizioni futuriste di «Poesia» di F.T. Marinetti. -- L’antologia lacerbiana pubblica la maggior parte dei manifesti compresi tra quello di fondazione e «Il controdolore» di Aldo Palazzeschi, appena uscito in volantino e quindi sulle colonne di «Lacerba» II,2 (15 gennaio 1914), ovvero: Uccidiamo il chiaro di luna, Manifesto dei pittori futuristi, La pittura futurista, Contro Venezia passatista, Discorso futurista ai veneziani, Manifesto dei musicisti futuristi, La musica futurista, Contro la Spagna passatista, Prefazione al catalogo delle esposizioni di Parigi [&c.], Manifesto della donna futurista, La scultura futurista, Prefazione al catalogo della 1a esposizione di scultura futurista a Parigi, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Risposta alle obiezioni [i.e. il Supplemento al manifesto della letteratura], La distruzione della quadratura, Manifesto futurista della lussuria, L’arte dei rumori, Distruzione della sintassi e Immaginazione senza fili: parole in libertà, L’antitradizione futurista, La pittura dei suoni, rumori e odori, Il Teatro di varietà, Programma politico futurista. -- È da notare che questa prima ‘cristallizzazione’ in libro dei testi precedentemente diffusi sotto forma di volantino, a volte senza data e comunque in varie ristampe, ha determinato numerose false datazioni (ad esempio Uccidiamo il chiaro di luna; i manifesti pratelliani) e inesattezze storiche (ad esempio la vicenda relativa a «Contro Venezia passatista»), che sono ancora oggi ripetute pedissequamente in molti dei libri che si occupano di futurismo. Cammarota, Futurismo, VI.6
Logo Maremagnum en