Details
Place of printing
Milano,
Author
Sanguineti, Edoardo
Pages
pp. 88 [4]; sguardie mute.
Series
collana «Poesia», 4,
Publishers
Feltrinelli editore (stampa: «Edigraf»),
Keyword
Poesia Italiana del '900
Binding description
tela con sovracoperta avorio stampata in nero,
Description
LIBROPrima edizione.Ottimo esemplare (piatti leggermente curvati). Conserva l’acetato protettivo. Firma di possesso di Sergio Pautasso.Parte integrante di una struttura a incastro, «Triperuno», terza raccolta di Sanguineti, appartiene a un ambizioso progetto che abbraccia i suoi primi tre libri di versi: nel precedente «Opus metricum» (1960, opera seconda), suddiviso in due sezioni con titolo proprio, erano state ripubblicate nella sezione eponima le poesie di «Laborintus» (1956, (opera d’esordio) accanto a quelle raccolte sotto il nome di «Erotopaegnia», scritte negli anni dal 1956 al 1959; qui in «Triperuno», suddiviso in tre sezioni anch’esse con titolo proprio, ricompaiono infine «Laborintus» ed «Erotopaegnia» di fianco a «Purgatorio de l'Inferno». I titoli delle raccolte e delle sezioni si spiegano solo con un coltissimo gioco di rimandi ad opere pregresse di altri autori che Sanguineti avrebbe portato avanti negli anni: «“Laborintus” è il titolo dell'Arte Poetica di Everardo Alemanno, manuale duecentesco per fini didattico-pedagogici di grammatica, retorica e versificazione, con abbondanza di esempi, secondo canoni tipicamente medievali. L'esergo "Titulus est Laborintus quasi laborem habens intus" è estrapolato dallo scolio di un anonimo glossatore di Everardo. Quindi “Laborintus” non è una semplice scelta denotativa di struttura, ma evidenzia, in anteprima, il modo di agire dell'autore e inaugura un gusto per il prestito e il travestimento che costituirà una costante della sua produzione. “Erotopaegnia” (Scherzi amorosi) è il titolo di un'opera perduta di Laevius, poeta latino del I secolo a.C. “Opus metricum” è il titolo di un testo del cardinale Iacopo Gaetano Stefaneschi, composto nel 1297 e redatto definitivamente nel 1319. “Purgatorio de l'Inferno” è il titolo di un'opera perduta (o forse solamente progettata) di Giordano Bruno, che la cita nella sua “Cena de le ceneri”. “Triperuno” deriva dal “Caos del Triperuno” (1527) di Teofilo Folengo, un'opera di allegorie, allusioni ed enigmi intricatissimi» (Erminio Risso, prefazione a Sanguineti, «Segnalibro. Poesie 1951-1981», Feltrinelli, Milano, 2021).