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Rare and modern books

Montale, Eugenio

Vaso di fiori [Quadro]

1956

unavailable

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italy)

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Details

Year of publication
1956
Place of printing
S. l.,
Author
Montale, Eugenio
Pages
pastello su cartone. Il supporto è costituito dalla confezione in cartone della Kodak Photographic Paper.
Size
250 x 210 mm,
Keyword
Disegni originali

Description

EPHEMERA CON AUTOGRAFO. Firmato e datato 1956 in alto. Sul retro dedica autografa «Questo è un | vero Montale. | All’amico Emanuelli | Eugenio | Montale | 21/2/56». Il dipinto proviene dall’importante collezione di Enrico Emanuelli (1909-1967), come attesta la dedica autografa sul retro del quadro: scrittore e giornalista novarese, autore di un fortunato esordio con il romanzo breve «Memolo» (Novara 1928). Emanuelli fu amico del poeta per una vita. Le opere pittoriche di Montale molto raramente compaiono sul mercato, gelosamente e affettuosamente conservate, come sono, nelle collezioni private di amici intellettuali e artisti (Spaziani, Zampa, Vittore Branca, Vanni Scheiwiller, etc.). -- Allestito con materiali da conservazione in cornice a incasso con vetro museale. «Qualche anno fa a Parigi portai alcuni quadri e disegni ad un vecchio artigiano perché facesse le cornici. Più che vecchio era antico, appartenente a una razza civile che si sta estinguendo anche in Francia (più lentamente che in Italia), quella dell’artigiano colto. Guardò con indifferenza quadri e disegni che portavano firme note, e si fermò su uno: questo è il più bello. Si capisce che non è un pittore di professione. Ma è pieno di talento, dev’essere un poeta». (Guido Piovene cit. in Marcenaro, p. 38) -- Montale cominciò a dipingere con continuità a partire dal 1945, dopo aver imparato i rudimenti della pittura da Raffaele De Grada e Guido Peyron. Passò dagli olii su tela alle opere su carta di piccole dimensioni, eseguite con pastelli ma anche con materiali di fortuna (vino, caffè, cenere) e su supporti improvvisati (carta da pacchi e cartoni colorati). In termini scherzosi e ossimorici, definì la sua opera pittorica «una sintesi tra de Pisis e Morandi». -- Negli ultimi anni non sono mancate le mostre che hanno ospitato le sue opere, e basti qui ricordare «La tavolozza color foglia secca di Eugenio Montale», Monterosso al Mare (1991), «Eugenio Montale: parole e colori», Cernobbio (2002), «De Pisis e Montale: le occasioni tra poesia e pittura», Mendrisio (2012), «Amare un’ombra, omaggio a Montale poeta e pittore», San Severino Marche (2016). Le linee della mano. Dipinti, schizzi, parole di Eugenio Montale. Inediti da collezioni private, a c. di Roberto Cresti, San Severino Marche, Archivio storico Bellabarba, 2016; Montale pittore, a c. di Francesco D’Episcolo, Salerno-Roma, Rispostes, 1996; La tavolozza color foglia secca di Eugenio Montale. Monterosso al Mare, agosto-ottobre 1991, a c. di Giuseppe Marcenaro, Genova, Sagep, 1991; Montale, Eugenio, Pastelli & Disegni, con uno scritto di Franco Russoli, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1966.
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