Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

LIBROEdizione originale.Ottimo esemplare. Segni d’attenzione a matita e a penna nel testo. Data «Milano 7 V 1951» al frontespizio. Timbro «Milano biblioteca Porthos Melzi» alla prima carta. Conserva la scheda bibliografica.Raccolta di poesie composte dopo «Lavorare stanca». Il nucleo eponimo, del tutto inedito, venne ritrovato tra le carte dell’autore dopo il suicidio, il 26 agosto 1950 in dell’hotel Roma a Torino; è dedicato all’attrice statunitense Constance Dowling, una delle ultime fiamme dell’autore, conosciuta al principio dello stesso 1950. Segue la suite de «La terra e la morte», già apparsa sulla rivista «Le Tre Venezie» nel 1947. Non comune nell’edizione originale del febbraio 1951, il titolo ebbe da subito un largo successo, inusuale per una raccolta di versi: la prima ristampa risale al settembre 1952, nel 1957 si era giunti alla sesta ristampa e rimane a tutt’oggi un long seller sempre disponibile in libreria. -- «Verrà la morte e avrà i tuoi occhi | questa morte che ci accompagna | dal mattino alla sera, insonne, | sorda, come un vecchio rimorso | o un vizio assurdo [.]».Pavese e Vaccaneo, Cesare Pavese: i libri (Torino 2008), p. 201