Vita del Beato Angiolo Carletti di Chivasso Minore Osservante di S. Francesco scritta da un Sacerdote della Osservante Provincia di S. Tommaso Apostolo ad istanza della Illustrissima Città di Chivasso Contessa di Castelrosso

In-8° (190x115mm), pp. XV, 271, cartonatura moderna decorata florealmente. Una tavola incisa su rame dallo Stagnon ripiegata all'antiporta con ritratto di Angelo Carletti con la città di Chivasso sullo sfondo. Piccolo stemma sabaudo inciso al titolo, testatine, finalini e capilettera figurati od ornati incisi su legno. Ottimo esemplare. Prima edizione di anonima biografia di metà Settecento di Angelo Carletti da Chivasso. Il nome dell'autore, Onorio Marentini, figura unicamente nell'imprimatur a p. XV, in cui è detto oriundo di 'Summaripa Nemoris', ossia Sommariva Bosco. Alle pp. 243 e sgg. sono riportate delle brevi di Sisto IV e Innocenzo VIII. Il Carletti, frate minore osservante e poi vicario generale del suo ordine, nel 1491, su deliberazione di Sisto IV, fu Commissario Apostolico per la progettata crociata contro i Turchi, e, in seguito, svolse un importante ruolo nella questione dei Valdesi per intercessione di Innocenzo VIII. Fu beatificato da Benedetto XIII nel 1694 e la sua devozione, già incoraggiata dai Savoia, si accrebbe ulteriormente nel corso del lungo e duro assedio che i francesi fecero a Chivasso nel 1705, sino a divenire il principale patrono della cittadina piemontese. Manca al Melzi e al Passano. Sul Carletti, Stintzing, 'Geschichte der populären Literatur des Rechts', Leipzig, 1867, pp. 536 e sgg.