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Rare and modern books

Isherwood Christopher

Addio a Berlino, Prima edizione.

Longanesi & C. Editori,, 1944

150.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1944
Place of printing
Roma,
Author
Isherwood Christopher
Publishers
Longanesi & C. Editori,
Keyword
PRIME EDIZIONI ITALIANE LONGANESI BAGNOCAVALLO RARITA’, BIBLIOGRAFICHE OMESSUALITA’ HOMOSEXUALITY

Description

In 8°; 282, (2) pp. Brossura editoriale illustrata con titolo in rosso e nero. Esemplare in magnifiche condizioni di conservazione. Privo di sovraccoperta. Un leggerissimo alone di polvere al piatto posteriore e per il resto, uno degli esemplari meglio conservati mai apparsi sul mercato. Prima edizione italiana nella traduzione di Maria Martone di questo celeberrimo raccolta di racconti del grande scrittore inglese, Christopher William Bradshaw Isherwood (Wybersley Hall, 26 agosto 1904 – Santa Monica, 4 gennaio 1986). Il volume apparve nella collana “Collezione, La Gaia Scienza, numero 6” di Longanesi, edita fra mille difficoltà editoriali, in pieno periodo bellico, dal celebre giornalista, scrittore, disegnatore, caricaturista, aforista ed editore romagnolo, Leo Longanesi, all’anagrafe Leopoldo Longanesi (Bagnacavallo, 30 agosto 1905 – Milano, 27 settembre 1957). Christopher William Bradshaw Isherwood, nato il 26 agosto 1904 a Wybersley Hall, è stato uno degli scrittori più significativi del XX secolo, noto per la sua penna incisiva e il suo stile caratteristico che ha catturato il fermento culturale e politico degli anni tra le due guerre. La sua vita nomade e le esperienze personali sono state spesso intrecciate nella sua narrativa, rendendo le sue opere non solo letterariamente rilevanti ma anche storicamente significative. Tra i suoi lavori più celebri spicca la serie di racconti raccolti sotto il titolo “Addio a Berlino” (1939) che rappresenta anche la sua seconda opera in assoluto, dopo “Mrs Norris se ne va”. L’opera qui presentata è una raccolta di racconti che offrono uno spaccato della Berlino di fine anni ’20 e inizio ’30, durante l’ascesa del nazismo. Isherwood si trasferì, infatti a Berlino nella capitale della giovane Repubblica di Weimar, per far da insegnante privato e prender parte alla libertina vita cittadina, famosa per la sua fama di città dalla spiccata libertà sessuale etero e omosessuale. L’opera qui presentata è diventata un capolavoro della letteratura del periodo prebellico, grazie alla sua capacità di catturare le tensioni sociali e politiche dell’epoca con uno sguardo critico ma empatico. Nei racconti, Isherwood utilizza il suo alter ego, un giovane scrittore inglese che vive in una pensione berlinese, per esplorare la vita dei vari personaggi che incontra, tra cui la celebre Sally Bowles. Questi ritratti vivaci e dettagliati descrivono un mondo sull’orlo del cambiamento, segnato dalla decadenza ma anche da una vibrante cultura urbana. “Addio a Berlino” dipinge una società in bilico, caratterizzata da una tensione costante che prefigura i catastrofici eventi futuri.La prosa di Isherwood è asciutta e precisa, riuscendo a trasmettere il senso di precarietà e disillusione dell’epoca. Il suo lavoro non solo racconta la storia di individui, ma serve anche da monito contro l’indifferenza e l’apatia sociale e politica. Alcuni dei racconti contenuti in quest’opera divennero, poi famosi adattamenti teatrali e cinematografici, il più conosciuto dei quale è, probabilmente, il musical “Cabaret” con Liza Minelli. Nel 1939, l’autore si trasferì in California dove sviluppò un profondo interesse per il buddhismo a partire dagli anni ’40, influenzato dall’incontro con il filosofo Gerald Heard e dal mistico Swami Prabhavananda. Questo incontro segnò l’inizio di un coinvolgimento spirituale che rimase centrale per il resto della sua vita. Isherwood collaborò con Prabhavananda su diverse opere, tra cui traduzioni di testi sacri come “La Bhagavad Gita”. Attraverso il buddhismo, Isherwood cercò una comprensione più profonda di sé e del mondo, integrando gli insegnamenti spirituali nella sua scrittura, influenzando il suo approccio alla natura dell’identità e della dualità, arricchendo notevolmente la sua prospettiva esistenziale e artistica. Christopher Isherwood continuò a scrivere e a esplorare la sua identità personale e sessuale, influenzando generazioni di scrittori. Morì il 4 gennaio 1986 a Santa Monica. Prima edizione italiana assai rara da reperirsi in queste eccellenti condizioni di conservazione.
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