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Prefazione di Andrea Bacchi. Cuius auctor Deus ipse; 1.
Description
489 p., 29 cm, tela editoriale, sovr. Condizioni : USATO - Stato : Ottimo. Altre note : Per quattro decenni, dal 1532 al 1572, Agostino Zoppo condusse una delle più prolifiche officine scultoree di Padova. In questa città , lungo tutto il XVI secolo, l'arte della scultura conobbe una stagione particolarmente felice, anche grazie al sostegno di due importanti ambiti di committenza: la Veneranda Arca di Sant'Antonio, che curava il decoro della Basilica del Santo, e i dotti professori dello Studio universitario. Zoppo operò in marmo, terracotta e bronzo e fu apprezzato come autore di teste e busti pseudo antichi, prodotti sia per gli antiquari patavini sia per il mercato d'oltralpe. A lui fu affidato il monumento in onore di Tito Livio. Gli furono poi commissionati numerosi ritratti, che immortalavano filosofi e giuristi della Padova contemporanea. A queste due tipologie sono dedicati l'ultimo e il penultimo capitolo del libro. La prima parte del volume rischiara invece, oltre al percorso di Agostino, un passaggio ancora poco frequentato dagli storici dell'arte: quello della produzione di piccoli bronzi e più latamente della scultura padovana dopo la morte di Riccio (1532). Ai maestri della città universitaria si offrivano allora tre possibilità : proseguire nella gloriosa tradizione rinascimentale, che va da Donatello a Riccio; abbracciare le nuove istanze promosse, tra gli altri, da Giammaria Mosca; aggiornarsi sulla maniera importata da Jacopo Sansovino e da un manipolo di pittori di cultura centro-italiana. Zoppo seppe muoversi su questi tre binari, fino all'elaborazione di un personale registro caratterizzato da accenti fortemente espressivi e da un franco naturalismo. Il volume rappresenta la prima monografia su questo artista, le cui opere sono distribuite tra Padova e alcuni dei più prestigiosi musei europei e americani; contiene significativi affondi sul contesto figurativo veneto del pieno Cinquecento, specie nei campi della cultura antiquaria, della produzione dei piccoli bronzi, della ritrattistica e del rapporto tra pittura, grafica e scultura.