


Rare and modern books
Carlo Spera,VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE,Bragin 2006[nucleare, Chernobyl
24.90 €
Modo Infoshop
(Bologna, Italy)
The correct shipping costs are calculated once the shipping address is entered during order creation. One or more delivery methods are available at the Seller's own discretion: Standard, Express, Economy, In-store pick-up.
Bookshop shipping conditions:
For items priced over €300, it is possible to request an instalment plan from Maremagnum. Payment can be made with Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Public Administration.
Delivery time is estimated according to the shipping time of the bookshop and the courier. In case of customs detention, delivery delays may occur. Any customs duties are charged to the recipient.
For more infoPayment methods
- PayPal
- Credit card
- Bank transfer
-
-
Find out how to use
your Carta del Docente -
Find out how to use
your Carta della cultura giovani e del merito
Details
Description
Carlo Spera
VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE
Vent’anni dopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl
Con uno studio di Lorenza Bendotti
Autoprodtto, Bragin (Bielorussia), 2006, prima edizione
Copertina flessibile, 20x14 cm, pp. 239
Con fotografie in bianco e nero stampate su carta plastificata.
Peso: kg. 1,47
cod.6649
CONDIZIONI DEL LIBRO: il libro è in perfette condizioni: come nuovo.
“L’impatto è simile a quello di un incidente stradale. Fatto insolito se si pensa che
da Kiev alla zona di esclusione attorno alla centrale nucleare di Chernobyl ci si
arriva in circa due ore d’auto durante le quali si ha tutto il tempo di prepararsi
all’avvenimento e di percepire l’eccitazione crescere al ritmo del contatore geiger
che già a trenta chilometri di distanza dalla centrale incomincia a segnalare la
presenza di radioattività nell’aria: è qualcosa che assomiglia all’euforia, il famoso
brivido del pericolo, credo, La parola chiave è tutto sommato una sola: paura.
Paura per l propria salute, per quella delle persone che ci accompagnano, per i
figli che non abbiamo ancora avuto” (dal testo).