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Centazzo,IL BENCHMARKING NELLE PMI,2002 FrancoAngeli[piccole medie imprese
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Details
Description
Roberto Centazzo,
IL BENCHMARKING NELLE PMI.
Applicazioni della metodologia di benchmarking
nei distretti industriali, nei sistemi territoriali
e nelle reti di piccole e medie imprese italiane.
FrancoAngeli, Milano 2002,
brossura, 22,8x15,5 cm., pp.251,
Collana "Piccola impresa e sviluppo",
peso: g.344
cod.3171
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime
dalle note editoriali:
Questo volume riporta i risultati delle applicazioni della metodologia
del benchmarking in vari contesti e sistemi di PMI, frutto di numerosi
progetti di ricerca realizzati da Ecipar fra il 1995 ed il 2000.
L'impostazione dell'opera è stata curata da Roberto Centazzo, che ha
anche realizzato il primo capitolo.
L'introduzione è stata curata da Gabriele Morelli, Amministratore Delegato
Ecipar e Presidente dell'Associazione Benchmarking for Success Italia.
Gli studi di caso sono il frutto di un lavoro collettivo che ha impegnato
numerosi esperti di Ecipar e della CNA Emilia Romagna.
Roberto Centazzo è responsabile dell'area ricerca & sviluppo di Ecipar,
società di servizi della CNA Emilia Romagna che svolge attività nel campo
della formazione e dell'innovazione.
È esperto di sistemi formativi, di learning organization e di consulenza
manageriale innovativa per le PMI
INDICE
prefazione e ringraziamenti
introduzione
La nascita del benchmarking in Emilia Romagna..................
Premessa.......................................................
L’origine di GAIN come idea strategica.........................
I promotori ed i primi risultati dell’Iniziativa GAIN. ........
La scelta del benchmarking.....................................
L’Iniziativa Comunitaria ADAPT e la costruzione di Microscope...
I primi risultati di Microscope................................
La scala dell’eccellenza e l’evoluzione verso il Dynamic Q.F.D.
Gli ulteriori livelli del sistema di benchmarking/GAIN.........
Il sistema completo degli strumenti di Benchmarking............
La creazione del network “ Benchmarking for success"...........
Le caratteristiche peculiari del sistema di dati...............
1. IL BENCHMARKING E LE PICCOLE IMPRESE
1.1. Premessa ..................................................................
1.2. Gli ambiti di applicazione................................
1.2.1. Le piccole imprese..........................
1.2.2. Sistemi di imprese e sistemi locali...................
1.3. Sviluppare la competitività attraverso il confronto.......
1.3.1. Il benchmarking.......................................
1.3.2. Il benchmarking e le imprese..........................
1.3.3. Il benchmarking come strumento di politica economica
1.3.4. Adattare buone prassi o prassi di classe mondiale?..
1.3.5. Il processo del benchmarking..........................
1.3.6. Il benchmarking e le altre discipline.................
1.4. Benchmarking e apprendimento..............................
1.4.1. L’apprendimento organizzativo.........................
1.4.2. L’apprendimento relazionale nelle piccole imprese.....
1.4.3. L’apprendimento endogeno nelle piccole imprese........
1.4.4. Conoscenze e apprendimento nelle piccole imprese......
1.5. Il benchmarking tra competizione e co-operazione..........
1.6. Reti di benchmarking e ruolo dei soggetti intermedi.......
1.7. Lo sviluppo di un benchmarking per le piccole imprese.....
3
1.7.1. I presupposti di un benchmarking per le PMI...............................73
1.7.2. Un nuovo sistema di benchmarking..........................................75
1.8. Conclusioni...................................................................81
2. IL DISTRETTO BIOMEDICALE DI MIRANDOLA (MO) 85
2.1. Breve profilo del distretto............................................... 85
2.1.1. Le caratteristiche del distretto..........................................85
2.1.2. I prodotti e le imprese................................................86
2.1.3. I percorsi di crescita e di qualificazione.............................87
2.1.4. Punti di forza e di debolezza dell'area biomedicale....................89
2.2. Il benchmarking: i risultati delle rilevazioni............................. 90
2.2.1. Le caratteristiche strutturali del campione............................90
2.2.2. Il posizionamento in termini di ‘Practice’ e ‘Performance’ delle
aziende analizzate...............................................................91
2.3. Conclusioni...................................................................99
3. IL DISTRETTO TESSILE DI CARPI (MO) 101
3.1. Breve profilo del distretto................................................101
3.1.1. Lo scenario attuale delle imprese finali.................................102
3.1.2. Lo scenario attuale delle imprese di sub-fornitura.......................103
3.2. Il Benchmarking: i risultati della rilevazione........................... 104
3.2.1. Le caratteristiche strutturali del campione..............................104
3.2.2. Il posizionamento in termini di “Practice e Performance’’................108
3.3. Conclusioni..................................................................112
4. IL DISTRETTO DELLA MECCANICA AGRICOLA DI REGGIO EMILIA 114
4.1. Breve profilo del distretto................................................114
4.1.1. Le caratteristiche e le tendenze del distretto...........................114
4.2. Il Benchmarking: i risultati delle rilevazioni.............................115
4.2.1. Le caratteristiche strutturali del campione..............................115
4.2.2. Il posizionamento in termini di “Practice e Performance”.................117
4.2.3. Conclusioni...........................................................127
5. IL DISTRETTO DELLE CALZATURE DI SAN MAURO PASCOLI (FC) 129
5.1. Breve profilo del distretto................................................129
5.2. Il Benchmarking: i risultati della rilevazione.............................131
5.2.1. Le caratteristiche del campione e gli indicatori analizzati..............131
5.2.2. Il modello di eccellenza d’impresa: come individuare le prassi
eccellenti 132
5.2.3. Le buone prassi nel settore calzaturiero.................................133
5.2.4. Prassi eccellenti di General management...............................136
5.2.4.1. Buone prassi nella diffusione della sensibilità al cliente, al mercato e
alla qualità............................................................ 136
5.2.4.2. Buone prassi nella gestione delle risorse umane e nel coinvolgimento
dei dipendenti...........................................................137
5.2.4.3. Gestione dei fornitori di materia prima e lavorazioni...........138
5 2.4.4. Buone prassi negli strumenti di programmazione utilizzati............139
5.2.5. Prassi eccellenti di Production management.......................... 139
5.2.5.1. Flessibilità al mix produttivo........................................140
5.2.5.2. Affidabilità e disponibilità operativa dei mezzi di produzione.......140
5.3. Conclusione................................................................141
6. IL DISTRETTO DEL MOBILE IMBOTTITO DI FORLÌ 143
6.1. Breve profilo del distretto................................................143
6.2. Il Benchmarking: i risultati delle rilevazioni.............................145
6.2.1. Le caratteristiche strutturali del campione..........................146
6.2.2. Il posizionamento in termini di “Practice e Performance”.............147
6.2.3. Le strategie vincenti per le imprese del distretto Forlivese.........149
6.3. Conclusioni................................................................157
7. IL BENCHMARKING DELL’IMPRESA ALBERGHIERA 163
7.1. Breve profilo del distretto................................................163
7.2. Il Benchmarking: i risultati delle rilevazioni.............................164
7.2.1. Le caratteristiche strutturali del campione..........................164
7.2.2. Il posizionamento in termini di “Practice e Performance"..........167
7.2.2.1. Il posizionamento complessivo degli alberghi......................167
7.2.2.2. Il posizionamento all'interno del distretto riminese..............171
7.3. Conclusioni................................................................177
8. IL BENCHMARKING DELLA SUBFORNITURA 179
8.1. Aree di indagine dello strumento: profilo strategico dell’impresa e sezioni
per la sub-fornitura.............................................................179
8.2. Il campione analizzato, numeri e caratteristiche...........................179
8.3. Il campione italiano ......................................................180
8.4. Le variabili esplorate.....................................................180
8.5. Risultati dell’analisi.....................................................181
8.5.1. Il confronto con la realtà europea...................................181
8.5.2. Modelli di successo..................................................185
8-6. Risultati del campione italiano.......................................... 186
8-6.1. Analisi comparata dei settori Biomedicale, Meccanica e
fessile/Abbigliamento..........................................................186
8.7. Conclusioni
192
9. IL BENCHMARKING DI UN SISTEMA PRODUTTIVO LOCALE (Area Ob.2
di Ferrara) 193
9.1. Le caratteristiche del progetto...........................................193
9.2. Descrizione del campione................................................ 194
9.2.1. La natura proprietaria..............................................195
9.2.2. Il settore in cui operano...........................................195
9.2.3. Attività in conto proprio, conto terzi o subfornitura.............. 196
9.2.4. Il mercato cui si rivolgono le imprese..............................197
9.2.5. Le fonti di assistenza..............................................197
9.3. L’analisi delle imprese...................................................198
9.3.1. Il Pentagono..................................................... 198
9.3.2. I fattori analizzati: valori assoluti...............................199
9.4. Il confronto con il resto del campione Frame.............................206
9.4.1. Il Pentagono........................................................206
9.4.2. I fattori analizzati: valori relativi...............................207
9.4.2.1. Organizzazione e cultura .............................................208
9.4.2.2. Qualità.............................................................209
9.4.2.3. Produzione..........................................................210
9.4.2.4. Performances economico-finanziarie..................................211
9.4.2.5. Posizionamento competitivo..........................................211
9.4.2.6. Sintesi.............................................................213
9.5. Conclusioni...............................................................214
9.6. Direzioni future..........................................................216
10. IL BENCHMARKING NELLE RETI DI IMPRESE: I CASI DI.CO.
SERVICE E MECNET 217
10.1. Il quadro di riferimento..................................................217
10.1.1. I mutamenti nel sistema competitivo e l’emergere delie reti 217
10.1.2. Le nuove tendenze della subfornitura in Emilia Romagna..............218
10.2. Il caso DI.CO. Service....................................................219
10.2.1. Storia e caratteristiche del gruppo DI.CO. Service..................219
10.2.2. Il Benchmarking: i risultati delle rilevazioni......................221
10.2.3. Conclusioni............................................................231
10.3. Il caso MecNet............................................................232
10.3.1. Sei aziende in rete............................................... 232
10.3.2. Il Benchmarking: i risultati delle rilevazioni......................233
10.3.3. Conclusioni.........................................................246
Riferimenti bibliografici