Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Rare and modern books

Pino Scaglione

Città incompiute. Orti, paesaggi, nature negate e disegnate

Rubbettino, 2019

20.90 € 22.00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
2019
ISBN
9788849857733
Author
Pino Scaglione
Pages
240
Series
Hortusacri. Laboratorio di resilienza (1)
Publishers
Rubbettino
Size
163×234×26
Keyword
Architettura del paesaggio, Urbanistica, Urbanistica e pianificazione: aspetti architettonici
State of preservation
New
Languages
Italian
Condition
New

Description

Incompiute: opere pubbliche, città, centri urbani, strade, edifici privati. Natura umiliata, asservita all'assurda idea di uno sviluppo basato sul cemento e sulla crescita edilizia, sul mattone! Una situazione paradossale, che al sud in particolare, denuncia una arretratezza sociale e amministrativa inaudita, un dispendio di risorse pubbliche costante, in un paese come l'Italia dove ogni centesimo andrebbe investito con oculatezza per far si che sia utile al miglioramento economico, sociale e del vivere. Una situazione di rapina del territorio e del paesaggio, di degrado diffuso, laddove queste opere e i tanti cantieri abbandonati, le case non finite disegnano uno scenario di povertà e degrado, di scomparsa della bellezza da luoghi un tempo straordinari. Discariche del moderno, luoghi della illegalità e della marginalità sociale ed economica diffusa. Così crescono le incompiute, nelle città, nei centri urbani precari e privi di identità, con edifici pubblici e privati in abbandono, edilizia povera e a rischio sismico, strade costruite senza criterio, luoghi anonimi. Una sensazione di profondo disagio e impotenza coglie chi si trova a immaginare che questo esteso ed inutile patrimonio è stato realizzato sia con fondi pubblici che privati, soldi dei cittadini, spesso con la leggerezza e la superficialità di classi politiche inadeguate - nazionali e locali - che per fini, spesso, solo elettoralistici, hanno dato avvio alle opere con leggerezza e incapacità di previsione, di uso, dimensionamento, finanza. Sopratutto di quanto, realmente, quelle determinate opere fossero necessarie alla comunità per le quali era state pensate, così come la diffusa estensione di edfici privati costruito dagli anni sessanta in poi del secolo scorso. Acri, in Calabria, non sfugge a questa regola, e diventa in questa occasione un caso di studio in cui si analizzano i problemi più evidenti: una piccola città che non è mai diventata tale, abusivismo diffuso, natura violentata, ma tuttora forte e presente, giardini appassiti, orti abbandonati, supermercati che sostituiscono i mercati tradizionali, opere pubbliche e case non finite, strade interrotte, modernità incompiuta, tradizione perduta. In un sud alla deriva, che cerca una affannosa ripresa senza obiettivi e strategie, ma con infinite risorse per le quali il progetto può diventare formidabile strumento di cambiamento, come dimostrano le riflessioni e proposte di questo primo quaderno.
Logo Maremagnum en