Details
Year of publication
1919-1920
Place of printing
in Fiume d’italia,
Author
[D’Annunzio, Gabriele - Alceste De Ambris - Vittorio Graziani Et, Alii]
Pages
fascicoli autocopertinati di varia paginazione (da 2 a 20 pagine).
Edition
Edizione originale.
Description
PERIODICOCollezione in edizione originale.“Prima serie” completa (il n. 10 non fu mai stampato). Serie ordinaria: mancano tredici fascicoli, i nn. 2-13, 15. Allegato al n. 25 il comunicato «Una vivace smentita del Generale Ceccherini al capitano Rocco Vadalà». Collezione a fascicoli sciolti in condizioni più che buone (normali sfrangiature marginali ad alcuni fogli).Con l’avvicendamento tra Giovanni Giuriati e Alceste De Ambris a capo di gabinetto del Comando di Fiume, formalizzato il 10 gennaio 1920, si ebbe un deciso cambiamento di strategia operativa, un processo di estremizzazione delle rivendicazioni politiche fiumane che culminerà nella promulgazione della Reggenza del Carnaro ai primi di settembre. Il primo cambiamento della gestione De Ambris riguarda proprio la comunicazione: «Appena nominato De Ambris capo di gabinetto, si costituisce il 12 gennaio l’Ufficio delle relazioni esteriori (URE), diretto da Léon Kochnitzky e Ludovico Toeplitz con la collaborazione di Henry Furst, Giovanni Comisso, Giovanni Bonmartini e altri» (Salaris, p. 38). Poco meno di un mese dopo, con data 4 febbraio 1920 appare il numero I,1 del «Bollettino ufficiale» del Comando di Fiume d’Italia. La «Presentazione» che apre il fascicolo indica chiaramente nel bollettino lo scopo principale di fare informazione e controinformazione: diffondere ai sostenitori e «agli avversari di buona fede» gli atti del Comando, e contrastare la campagna di denigrazione messa in campo dai nemici della causa fiumana. Redattore ne è il tenente Vittorio Graziani, mentre l’aspetto, poverissimo, è quello tipico della comunicazione militante politica e artistica: singoli bifogli 29 x 23 cm, come tipicamente erano stampati i manifesti futuristi e i fogli anarchici. Il bollettino, che inizialmente appare con cadenza poco meno che quotidiana e via via si attesta tra il settimanale e il decadale, diventa dunque uno strumento essenziale per registrare nel dettaglio le vicende non solo politiche dell’occupazione. Oltre alle numerose orazioni dannunziane, e ai discorsi di De Ambris, esso registra ad esempio la visita del giapponese Harukichi Scimoi ai primi di febbraio e quella del ministro rumeno Costantinesco in aprile; la nascita della Lega di Fiume come alternativa alla Lega delle Nazioni; i dettagli del comizio e della festa del 13 marzo («Un plebiscito d’amore»); la cerimonia di consegna della medaglia di Ronchi a fine maggio, e una miriade di altre minute notizie. -- I primi fascicoli vennero sottoposti a numerosi sequestri, come si apprende ad esempio da una nota nel n. 9: «Gli amici nostri troveranno in questo bollettino materiale che è stato pubblicato nel n. 7. La gentilezza squisita di Cagoia [i.e. Nitti] volle sequestrare tutte le copie dei bollettini [.]». Essi sono dunque particolarmente rari. Tuttavia il bollettino ebbe un successo tale che nel maggio 1920 (ma il primo annuncio compare sul n. 18, p. 5), si provvide a stampare ad hoc una «prima serie» che ripercorre gli atti salienti del 1919: ne escono 10 fascicoli (l’ultimo erroneamente numerato «11») con l’indicazione di «prima serie» tra parentesi a seguire il numero, datati dal 12 settembre (marcia di Ronchi) al 25 ottobre; il n. 1 e 11 (ma 10) contengono parti riprodotte in facsimile di autografo dannunziano e la marca «Fiume d’Italia | Cosa fatta capo ha». Fondamentali sono i fascicoli dal 29 al 33 della serie regolare, dal 12 agosto all’11 settembre: essi contengono i prodromi della Carta del Carnaro (il discorso «Domando alla città di vita un atto di vita» e gli argomenti più sostanziali di De Ambris), la Carta stessa per la prima volta con il testo definitivo senza la parola «repubblica» e infine la proclamazione della Reggenza italiana del Carnaro, apice dell’avventura fiumana, che terminerà di lì a pochi mesi nel Natale di sangue.Salaris, Alla festa della rivoluzione (Bologna 2002); L’Arengario S.B., La città inquieta e diversa (2019), nn. 45-48, 60, 67; Guabello, Raccolta dannunziana, n. 1091; Gerra, L’impresa di Fiume, II: La reggenza (Milano 1975)
Edizione: collezione in edizione originale.