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Rare and modern books

Guicciardini Lodovico

Commentarii delle cose più memorabili seguite in Europa: specialmente in questi paesi bassi, dalla pace di Cambrai, del MDXXIX, isino a tutto l'Anno MDLX. Libri tre, al Gran Duca di Fiorenza et di Siena

appresso Domenico Farri, 1566

300.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1566
Place of printing
in Vinegia
Author
Guicciardini Lodovico
Publishers
appresso Domenico Farri
Keyword
Storiografia, Storia d'Europa, Cinquecentine veneziane
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
Italian
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-8° (210x170mm), pp. (24), 156, (6), legatura settecentesca in piena pergamena con titolo su tassello marrone al dorso. Impresa tipografica al frontespizio con una colonna incorniciata da due leoni rampanti sovrastata da una corona. Capilettera istoriati in xilografia. Ampio indice bicolonne preliminare. L'impresa è replicata al verso della carta bianca che segue la c. 156. Frontespizio rifoderato e sguardie rinnovate, bell'esemplare. Terza edizione, di un anno posteriore all'originale, che era stata impressa ad Anversa da G. Silvio (W. Verwilt), di questa importante opera di Ludovico Guicciardini (Firenze, 1521-Anversa, 1589), uomo politico, storico, geografo e letterato nipote del grande autore della 'Storia d'Italia'. 'Il titolo focalizza l'attenzione sui Paesi Bassi e, in effetti, l'opera era stata concepita come supporto storico alla Descrittione dei Paesi Bassi, l'opera di maggior impegno che il G. stava elaborando in quegli stessi anni. Sennonché il disegno originario si era allargato fino 'a toccar sustantialmente le cose più illustri, che nelle altre provincie d'Europa fossero avvenute' (p. 1). L'opera è suddivisa in tre libri: il primo comprende gli anni 1529-44, dalla pace di Cambrai a quella di Crépy; il secondo arriva fino all'abdicazione di Carlo V (1555) e il terzo fino al 1560. In particolare, per quanto riguarda le vicende italiane, il G. si riallaccia alla narrazione dello zio, riprendendo talora letteralmente dei brani dagli ultimi quattro libri della Storia d'Italia. I Comentarii si rifanno a un modulo frequente nella storiografia cinquecentesca, che avrebbe prodotto in seguito ambiziosi progetti di storia universale: si prendeva 'un determinato arco di tempo' e si inseriva 'sotto la rubrica delle successive annate tutti i 'fatti' contemporanei ovunque avvenissero' (Cochrane, p. 75). Anche il G. narra secondo un ordine cronologico, scandito per anni e mesi, avvenimenti di ogni specie accaduti nei diversi paesi europei e lascia poco spazio ad analisi particolareggiate dei fatti, anche se interviene spesso con commenti e considerazioni di carattere generale e moraleggiante. Benché non si pronunci esplicitamente nel conflitto tra Francia e Spagna, non nasconde la sua scarsa simpatia per la prima. In mancanza di uno studio approfondito dei Comentarii, nei fuggevoli accenni fatti da qualche studioso domina immancabilmente il confronto con la Storia d'Italia di Francesco, confronto che torna inevitabilmente a discapito dell'opera del nipote. Eccessiva sembra però la condanna di Cochrane (p. 352), che avrebbe voluto trovare nei Comentarii la disamina delle cause della guerra degli anni Ottanta fra Spagna e Paesi Bassi: nel 1560, anno in cui si arresta la narrazione guicciardiniana, si potevano scorgere appena, e solo a posteriori, le prime avvisaglie del futuro conflitto.' (Dina Aristodemo in D.B.I., LXI, 2004). Adams, G-1535. STC Italian, p. 321. Graesse, III, 179. EDIT16 CNCE 22315. Cfr. D.B.I., cit. e Cochrane, Historians and historiography in the Italian Renaissance, Chicago-London. 1981.
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