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Degli Esposti,IL SAPERE DELLE MANI.Storia artigianato Bologna,Inei '90[artigiani
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Details
Description
Franco Degli Esposti,
IL SAPERE DELLE MANI.
L'ARTIGIANO E LE SUE STORIE,
Nuova I.N.E.I. - Istituto Nazionale Editoriale Italiano,
Bologna 1990, prima edizione,
rilegatura in cartoncino rigido, 22,5x14,5 cm., pp.111,
con numerose illustrazioni in bianco e nero,
peso: g.260
CONDIZIONI DEL LIBRO:
esemplare in ottime condizioni generali,
lieve brunitura ai margini delle pagine
dalla prefazione:
Il contributo di Franco Degli Esposti ha il merito di co-
gliere un tema profondo della storia di Bologna, un filone
per così dire sotterraneo che dall'età comunale si proietta nel
presente: l'artigianato come modello di una forma produt-
tiva che dopo otto secoli svolge ancora un ruolo importante
nell'economia locale. Nelle pagine iniziali l'autore chiarisce
la sua ipotesi di lavoro: dimostrare che il sapere artigiano rap-
presenta (la formula magica, il segreto) del successo di un
comparto economico decisivo nella nostra realtà. Un approccio
quindi qualitativo, che rifiuta l'uso del dato statistico per pri-
vilegiare gli aspetti culturali vale a dire antropologici e com-
portamentali nell'analisi.
Di qui la scelta di puntare su una
decina di 'casi di studio' capaci di dare voce a protagonisti
solitamente 'invisibili'. Nel rapporto con gli interlocutori De-
gli Esposti non utilizza le tecniche dell'indagine sociologi-
ca, piuttosto costruisce profili personali che mettono in chiara
luce gli elementi motivazionali che giustificano scelte di vita
e di lavoro sempre impegnative e assorbenti. Il risultato è sen-
z'altro stimolante: le strategie dei percorsi di vita di persone
impegnate in settori differenti e distanti dell'artigianato se-
guono le tracce 'invisibili' di una vocazione cercata, insegui-
ta e finalmente realizzata. A questo livello l'autore riesce a
ritrovare i caratteri originari di un'identità di mestiere che
ricomprende tradizione e innovazione. Sono pagine scritte
col cuore da una persona che confessa di ricercare nelle vi-
cende di quegli artigiani i valori del padre, anch'esso
artigiano-tipografo.
Le pagine conclusive ripropongono il tema del ruolo (e del
successo) del settore artigiano nell'economia bolognese. Un
ruolo importante, non circoscritto alle attività legate alla tra-
dizione, ma proiettato in molti casi su comparti innovativi
e ad alto contenuto tecnologico. Degli Esposti coglie questo
aspetto che merita almeno qualche considerazione. Al di là
dei casi — certamente importanti — ricordati dall'autore,
esistono nella nostra realtà 'nebulose' di imprese artigiane
che operano per conto e in sinergia con la grande impresa
(penso ad esempio alle industrie produttrici di macchine con-
fezionatrici, inscatolatrici). Si sono create condizioni favore-
voli ad un 'modello cooperativo' tra modi di produzione nor-
malmente presentati come contrapposti e concorrenti. E su
questo terreno si gioca e si giocherà il futuro dell'artigiana-
to, un settore che non può ridursi a 'riserva protetta di atti-
vità residuali'. Al contrario l'azienda artigiana deve puntare
ad un solido rapporto col sistema delle imprese in una fase
che vede il tramonto della produzione di massa standardiz-
zata sostituita da forme di produzione flessibile in grado di
fabbricare su larga scala prodotti su misura.
Alberto Guenzi
docente di Storia del commercio
e dell'industria nell'Università di Bologna.
dalle note di copertina:
Franco Degli Esposti è un bologne-
se innamorato della sua città.
Bologna, per lui, è anche una vicen-
da umana. Laureato in Economia e
Commercio compie le prime espe-
rienze di lavoro lontano da Bologna
(Bruxelles, Milano), ma non resiste
a lungo al richiamo della sua gen-
te. Amore vuol dire conoscenza e
dedizione. Molta parte del suo la-
voro professionale infatti è stata ri-
volta alla conoscenza dei fatti eco-
nomici, sociali e culturali della cit-
tà e della regione; per la dedizione
sceglie la strada della politica, per
fare qualcosa per la città amata.
Consigliere comunale, nel 1986 di-
viene assessore al Commercio, Ar-
tigianato e Turismo, e dal 1988 al
1989 anche vice-sindaco. Dietro un
lavoro fatto di bilanci, di statistiche,
di leggi, di atti amministrativi non
può fare a meno di vedere la gente
di Bologna, la città che vive che
pulsa, passionale e accomodante,
gaudente e lavoratrice, intrapren-
dente e schiva.
Tra l'altro lo colpisce l'artigianato, un mondo apparentemente cono-
sciuto, ma pieno di fascino, di suggestione, di mitologia, di mistero,
ma soprattutto pieno di vicende umane, straordinarie anche se vissu-
te nell'ombra. E artigianalmente ne ha scritto.
INDICE
PROTAGONISTI INVISIBILI Pag. 5
PERCHÉ » 11
GLI INCONTRI E I RACCONTI » 19
ANTONIO PRATA » 21
LABORATORIO FEDERICI » 31
ENZO BONAFÉ » 41
MARIO MONTERUMICI » 49
MARICETTA PARLATORE MELEGA » 57
ALBERTA D. » 63
AMEDEO BAI E I SUOI FRATELLI » 71
DANTE TRIGARI » 81
PAOLO PASQUINI » 91
ENZO BORGHI » 99
IL SAPERE DELLE MANI » 107