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Rare and modern books

Silva, Ercole

Dell'arte dei giardini inglesi

dalla stamperia e fonderia al Genio tipografico, 1800-1801

3150.00 €

ORSI LIBRI di Federico Orsi Libraio Antiquario

(Milano, Italy)

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Details

Year of publication
1800-1801
Place of printing
Milano
Author
Silva, Ercole
Publishers
dalla stamperia e fonderia al Genio tipografico
Languages
Italian

Description

PRIMA EDIZIONE. In-4, pp. [8], 373, [3]; con occhietto ed errata. 36 tavole numerate incise in rame, di cui 30 nel testo e 6 fuori testo ripiegate più volte. La prima incisione al frontespizio. Bella legatura coeva in tutta pelle maculata, filetti e titolo in oro su tassello in marocchino rosso al dorso, arrotondato e diviso in sei caselle da 5 nervi. Sguardie in carta marmorizzata policroma, tagli rossi. Antica nota di possesso di difficile interpretazione alla prima carta, innocui segni d'inchiostro in penna sulla tavola numero uno e qualche leggera macchia ed impronta ai margini bianchi del frontespizio, lieve gora e piccole arrossature tra la prima e seconda carta del quinto fascicolo, altrimenti una copia freschissima e, a dire il vero, nitida. Forellino di tarlo sotto la cuffia di testa. Ottimo esemplare, magnifica copia con buoni margini e stampata su carta forte. Prima edizione di questa importantissima opera per la storia del paesaggismo italiano, che illustra i giardini del Bel Paese ispirati ai parchi inglesi, ed insegna e celebra "l'arte de giardini". Le incisioni si devono a Gaetano Riboldi, su disegno di Giuseppe Levati, professore a Brera, e raffigurano, fra l'altro, Villa Silva di Cinisello, ovvero la villa dell autore, il quale nel libro illustra la trasformazione del suo giardino barocco al nuovo stile, poi Villa Cusani di Desio, il laghetto di Villa Reale a Monza, i giardini di Palazzo Belgiojoso a Milano e del Castello di Belgiojoso, nei dintorni di Pavia. L'opera fornisce un lungo catalogo di piante (erbe, arbusti ed alberi) "atte al giardino all'inglese". Il celebre pasticcere Carême si ispirò ai modelli architettonici di questo testo per le sue elaborate composizioni culinarie. L'opera ispirò anche un passo dei 'Sepolcri' di Ugo Foscolo. Ebbe notevole importanza per la diffusione dell'arte del "landscape garden" in Italia e dei giardini all'inglese, "una particolare forma di 'landscaping' che prevedeva una serie di complementi architettonici (tempietti, torrette, false rovine, coffee - houses ed altro)' (Il Gran Teatro delle Fabbriche, cur. Paliaga e Valeriani, Milano 2000). Melzi, I, 90; Cicognara 960: "la migliore opera che l Italia abbia in questo genere"; Schlosser Magnino, p. 684: "La più importante opera italiana sull'argomento".