




Rare and modern books
BENACCI, Vittorio (d. 1629)
Descrittione de gli apparati fatti in Bologna per la venuta di N.S. Papa Clemente VIII. Con gli disegni de gli archi, statue, & pitture. Dedicata a gli Ill.mi Sig. del Reggimento di Bologna
Vittorio Benacci, 1598
12800.00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italy)
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Details
Description
4to (223x160 mm). [8] leaves and [8] plates, of which 2 are folding, designed and etched by Guido Reni. Signatures: A-B4. On the title page engraved arms of the city of Bologna. Woodcut initials. Modern stiff vellum with overlapping edges, red edges. Three heads and two jars drawn in red pencil by a contemporary hand on the verso of a plate. At l. A2 a contemporary hand has written a few lines to the epitaph dedicated to Clemens VIII, adding a reference to his death occurred in 1605. A different slightly later hand has added, on the last leaf verso, this long note: “fu giudicato il valore de velipassare 40m scudi d'oro / venne sua B.ne da Cento sino a Bologna per i campi havendo / il Regimento fatto fare una strada per mezzo de Periti, la quale / fu molto commoda per tutti essendo la pubblica cosi' cattiva per / le pioggie cadute che non si poteva andarvi. / Sua B.ne dono' a' Paggi che lo servirono nel tempo che / dimoro' in Bologna 1000 scudi d'oro che sono 75000 / de quattrini”. Traces of a paper strip removed from the title page. Four plates slightly trimmed in the bottom edge. A very good copy on thick paper.
EXTREMELY RARE FIRST EDITION (it was reprinted in 1599, with an additional plate showing a triumphal arch erected outside of Bologna and not described in the text, and, later on by Giuseppe Longhi under the title ‘Dissegni degl'apparati...'). When Pope Clement VIII visited Bologna for three days (starting on November 27, 1598) on his return trip to Rome after a long stay in Ferrara, which had again politically and economically been reintegrated into the Church State, several triumphal arches and some festival architecture were established. On the one hand, one wanted to pay homage to the Pope, but on the other, one wanted to point to the independence of the city of Bologna.
“Il libro contiene una descrizione degli apparati effimeri eretti per allestire i festeggiamenti in onore del pontefice, che il 27 novembre 1598 fece la sua entrata solenne in città da Porta Galliera. La tradizione di origine quattrocentesca di accogliere gli ospiti illustri con l'erezione di archi di trionfo e con l'abbellimento della scena urbana è qui mirabilmente presentata nell'armonica alternanza dei testi descrittivi posti a fronte delle illustrazioni incise a tutta pagina. Esse restituiscono pienamente l'aspetto delle strade che si snodano dal confine del territorio bolognese (il primo arco, in verzura, si trovava ancora in mezzo alla campagna) lungo l'itinerario che il pontefice percorse per arrivare nel centro della città. Dopo una sosta in S. Pietro, sempre seguendo via Galliera che nel percorso antico continuava anche nell'odierna via Manzoni e nell'ultimo tratto di via Indipendenza, il corteo pontificio giunse in Piazza Maggiore, dove era stata eretta per l'occasione una colonna che supportava gli spettacoli pirotecnici che ebbero luogo durante il soggiorno di Clemente VIII. Il testo integra i dati iconografici: ci informa ad esempio, con riferimento all'illustrazione qui esposta, che ‘Uscendo da questo Arco si vedeva una prospettiva grande poco lontana…Era ella compartita in cinque parti; nelle tre di mezzo eran tre quadroni di pittura finti a bronzo, & le due dai lati fingevano due porte per passare in strade vicine'. I soggetti dei dipinti riguardavano I successi politici del papato: nel quadro centrale era raffigurata la benedizione di Clemente VIII al nuovo Re di Francia Enrico IV ‘habilitandolo alla Corona di quel Regno'; nel quadrone di sinistra era l'entrata del Papa in Ferrara, avocata alla Santa Sede dopo la morte dell'ultimo duca, Alfonso II; in quello a destra la pace tra Francia e Spagna. Come risulta da un bando promulgato per l'occasione, anche i cittadini vennero chiamati a dare il loro contributo per migliorare l'aspetto della ‘strada di Galiera' con una pulizia straordinaria ed esponendo ornamenti quali arazzi, tappeti, addobbi in seta, o quadri e pitture di soggetto religioso” (C.