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Rare and modern books

Dartein, F. de

Étude sur l'architecture lombarde et sur les origines de l'architecture romano-byzantine

Novindustria, 1963

48.00 €

Il Salvalibro

(Foligno, Italy)

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Details

Year of publication
1963
Place of printing
Como
Author
Dartein, F. de
Publishers
Novindustria
Size
36 cm
Keyword
Binding description
hardcover
State of preservation
Good
Languages
Italian
Binding
Hardcover
Condition
Used

Description

Riproduzione anastatica dell'edizione di Parigi, Dunod, 1865-1882 - Cartella editoriale rigida in tela ocra con sovraccoperta figurata, contenente 100 tavole sciolte e illustrate con incisioni in nero, di cui 19 prospettive, 51 piantine, 100 bassorilievi, 33 sezioni, 100 capitelli, 32 basi e numerosi dettagli. Tenue ingiallimento a margine della sovraccoperta, peraltro opera in condizioni eccellenti -- F. De Dartein, ingegnere e professore di architettura all'École polytechnique di Parigi, una delle « grandes écoles » di Francia, impiegò diciassette anni per completare il suo « Studio sull'architettura lombarda e sulle origini dell'architettura romano-bizantina ». Nel 1859 venne iniziata la restaurazione degli edifici longobardi e proseguì seriamente dopo la fondazione del nuovo regno d'Italia. Per patriottismo e per emulazione, governo, provincie, comuni e privati gareggiarono negli sforzi per cancellare alle chiese lombarde le ingiurie del tempo e degli uomini, per ripristinare quegli antichi resti nella loro forma originaria. In quell'occasione F. De Dartein, utilizzando le impalcature destinate alle riparazioni, facendo cadere gli intonaci sotto cui si celava la struttura intima delle immature riportò alla luce le antiche pietre e le disposizioni primitive. Esumando i resti di costruzioni anteriori egli riuscì ad ottenere preziose indicazioni sulla età degli edifici. Nella sua opera si trovano i ragguagli sicuri, i documenti indiscutibili riuniti e riprodotti con scrupolosa esattezza. F. De Dartein ha redatto tutti i commenti, disegnato tutte le tavole e ne ha incise lui medesimo circa la metà, al fine di evitare, per l'interpretazione dei dettagli di scultura, l'intervento di artisti meno pratici delle forme di riproduzione. L'Amministrazione dei Lavori Pubblici e quella delle Belle Arti e della Pubblica Istruzione gli accordarono il loro patronato. L'Accademia delle Belle Arti di Milano e la Commissione di Archeologia della Provincia di Como lo iscrissero tra i loro membri onorari. La Lombardia tutta gli offrì una ospitalità incomparabile e tra i tanti ad aiutarlo nella sua eccezionale impresa vanno citati: il venerando Abate Dozio, direttore della Biblioteca Ambrosiana, guida e consigliere nelle sue ricerche; il Prof. Vergani, dell'Università di Pavia, che lo introdusse alla conoscenza dei monumenti di questa città; il R. P. Cahier, che gli accordò l'assistenza dei suoi studi profondi sud simbolismo del medio evo. E' una mirabile opera dal grande valore artistico e storico, che permise i successivi saggi del Rivoira e del Kingsler Porter e le opere del Deiho e Bezold, del Lasteyrue, dell'Enlart, del Puig y Cadafalg, in una parola tutte le successive ricerche sul romanico europeo e le sue origini.
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