Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Rare and modern books

Ruggero Morghen

Gabriele d'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1935)

Solfanelli, 2015

unavailable

Tabula Fati - Solfanelli (Chieti, Italy)

Ask for more info
unavailable

Payment methods

Details

Year of publication
2015
ISBN
9788874979394
Author
Ruggero Morghen
Pages
136
Series
Micromegas (39)
Publishers
Solfanelli
Keyword
D'Annunzio, Gabriele, Studi letterari: 1900–2000 ca., Studi letterari: narrativa, romanzieri e scrittori di prosa, Studi letterari: poesia e poeti, Diari, lettere e taccuini
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

A Quarto, nel 1935, Carlo Delcroix celebra la partenza dei Mille e il memorabile discorso di d'Annunzio per l'intervento. Anche il Comune di Milano omaggia lo scrittore abruzzese donandogli una statua dello scultore Minerbi. Finalmente si pubblica il "Libro segreto", confessione di un d'Annunzio tentato di morire e quasi presago della propria fine. Il poeta scrive a Mussolini: "Il mio cranio di lucido vetro può incrinarsi improvvisamente". I messaggi del poeta dal principato Vittoriale sono per i Francesi, per il legionario fiumano Agostino Lazzarotto in partenza per la guerra d'Africa ("Partirei anch'io, se non fossi decrepito e infermo") e la vedova di Cesare Battisti, in occasione della tumulazione della salma del martire sul Doss Trento. Gian Carlo Maroni, l'architetto del Vittoriale, nel '35 crea su invito di Fulvio Balisti il sacrario di Ponti sul Mincio, diventa accademico di San Luca e riceve in dono un rustico dal comune di Riva, la sua città. In alcune lettere il comandante ricorda il padre di Gian Carlo, Bortolo, che battezza Fra Ginestro, e i fratelli dell'architetto Italo e Alide.