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Rare and modern books

Mussari Bruno

I taccuini di Giacomo Franchini. I disegni della Biblioteca comunale degli Intronati di Siena e i manuali d'architettura tra XVII e XVIII secolo

Silvana Editoriale, 2021

26.00 €

De Bei Libraio

(Preganziol, Italy)

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Details

Year of publication
2021
ISBN
9788836648122
Place of printing
Cinisello Balsamo ( Milano )
Author
Mussari Bruno
Pages
288
Volume
1
Publishers
Silvana Editoriale
Size
170 x 240 Mm
Edition
prima edizione
Cover description
nuovo
Binding description
Brossura
State of preservation
New
Languages
Italian
First edition
Yes

Description

I taccuini di Giacomo Franchini. I disegni della Biblioteca comunale degli Intronati di Siena e i manuali d'architettura tra XVII e XVIII secolo Mussari Bruno Editore: Silvana Editoriale, 2021 ISBN 10: 8836648126ISBN 13: 9788836648122 Nuovo - Brossura Condizione: new EUR 26,00 Quantità: 1 Condizione: new. Cinisello Balsamo, 2021; br., pp. 288, 40 ill. col., cm 17x24. Giacomo Franchini, Jacomo nei documenti che lo riguardano, è un rappresentante esemplificativo delle botteghe artigiane protagoniste del fare architettura a Siena tra l'ultimo scorcio del XVII secolo e i primi decenni del XVIII. I taccuini a lui attribuiti dall'abate Giuseppe Ciaccheri, patrimonio della Biblioteca comunale degli Intronati di Siena, raccolgono un prezioso corpus di disegni che ha consentito di comprendere quali fossero gli strumenti della formazione cui quelle "maestranze" facevano ricorso, per non restare isolati nel circuito delle mura urbane, grazie anche alla mediazione di una colta elite cittadina, legata al mondo romano. L'analisi sistematica di questi disegni ha fornito gli elementi necessari per delineare il profilo artistico e professionale di Franchini e del contesto culturale in cui egli visse, verificando come gli echi del dibattito architettonico di quegli anni, oscillante tra gli esiti della stagione barocca e gli indirizzi orientati a un ritorno nell'alveo di una più misurata classicità, perseguiti dall'Accademia di San Luca a Roma, fossero colti anche a Siena. La diffusione di quegli strumenti consentì anche a profili meno blasonati come quello di Giacomo Franchini, e in generale degli altri artefici appartenenti a consolidate botteghe familiari cittadine, di prendere parte a un processo più ampio dal quale diversamente sarebbero stati probabilmente esclusi. Essi ne hanno lasciato traccia con significative, mediate e in qualche caso anche ingenue interpretazioni, contribuendo comunque a contrassegnare il complesso palinsesto architettonico senese, la cui eterogeneità spesso sfugge a una immediata percezione.Bibl.Maison : B 115
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