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Rare and modern books

Gioberti Vincenzo - Pallavicino Trivulzio Giorgio

Il Piemonte nel 1850 - 51 - 52. Lettere di Vincenzo Gioberti e Giorgio Pallavicino. Per cura di B. E. Maineri

Fratelli Rechiedei, 1875

50.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1875
Place of printing
Milano
Author
Gioberti Vincenzo - Pallavicino Trivulzio Giorgio
Publishers
Fratelli Rechiedei
Keyword
Piemonte, Risorgimento, Prime edizioni
Dust jacket
No
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-8°, pp. 376, (1) di errata, brossura editoriale con titolo entro filetto. Alcune ombre alla brossura. Buon esemplare intonso. Prima edizione del carteggio tra il grande filosofo e il noto patriota lombardo, le cui 111 intense missive dipingono un animato affresco del Piemonte risorgimentale, ancora incerto tra conservazione e apertura alle nuove idee liberali e federaliste. Il destinatario delle lettere, Giorgio Pallavicino Trivulzio (Milano, 1796-Casteggio, 1878), figura eminente del nostro Risorgimento, venne condannato a morte per attività patriotica, ma la pena gli fu commutata in 20 anni di carcere duro allo Spielberg insieme col Confalonieri (proprio una sua testimonianza, resa per scagionare l'amico De Castilia, aveva involontariamente causato l'arresto del Confalonieri). Nella prigione morava egli fu in contatto col Pellico e con Francesco Arese, ma, prostrato nel morale e nel fisico, venne trasferito a Gradisca, dove subì anche un tentativo di assassinio da parte di un compagno di cella impazzito. Tradotto in carcere a Lubiana, venne definitivamente amnistiato nel 1835. A Milano fu a fianco del Manin durante le Cinque Giornate e con lui si adoperò, in seguito, per realizzare l'unità d'Italia. Parlamentare e poi Senatore in Piemonte, fu anche Prodittatore a Napoli subito dopo l'ingresso di Garibaldi nella città nel settembre 1860 (egli, contro il volere di Garibaldi, sostenne l'annessione immediata delle Due Sicilie al Regno di Sardegna) e prefetto di Palermo nel 1862.
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