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SCIOPERI DI POSTE ITALIANE: RITIRI E CONSEGNE NON SONO GARANTITI. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.

Rare and modern books

Niram Ferretti, Giulio Meotti, Federico Steinhaus, Federico Steinhaus

Il sabba intorno a Israele. Fenomenologia di una demonizzazione

Lindau, 2017

19.00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
2017
ISBN
9788867087549
Author
Niram Ferretti
Pages
230
Series
I Draghi
Publishers
Lindau
Size
208×140×17
Keyword
Palestina, Israele, Relazioni internazionali, Controllo politico e libertà civili, Israele, Palestina
Prefacer
Giulio Meotti, Federico Steinhaus, Federico Steinhaus
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Nessuno stato moderno ha subito per cinquant’anni un ininterrotto processo nei suoi confronti come Israele. In seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967, e alla clamorosa vittoria israeliana contro gli eserciti guidati da Nasser, Israele ha iniziato a essere presentato all’opinione pubblica mondiale come uno stato canaglia, responsabile di misfatti e abusi ai danni degli arabi palestinesi assurti al ruolo di vittime e di «resistenti». Questa narrativa fondata su menzogne, distorsioni e omissioni è servita a costruire un vero e proprio romanzo criminale in cui è confluito inesorabilmente tutto il materiale nero sugli ebrei formatosi nell’arco di millenni. In tal modo, la micidiale macchina del fango messa in moto alla fine degli anni ’60 dagli stati arabi perdenti con la complicità dell’Unione Sovietica ha risarcito i vinti sul campo di battaglia, concedendo loro uno straordinario successo sul piano della propaganda. La marchiatura a fuoco di Israele, la sua demonizzazione attraverso l’uso di parole stigmatizzanti come «colonialista», «razzista», «genocida», «nazista», è oggi diventata una terribile banalità. Quella stessa banalità semantica dileggiante e patibolare che negli anni ’30 e poi ’40 veniva adoperata in Europa prima che si passasse allo sterminio organizzato. Oggi, l’antisemitismo si ricicla con la maschera presentabile dell’antisionismo, in voga tanto nelle manifestazioni di piazza dove si inneggia alla distruzione di Israele, quanto nei salotti «colti» e in ambito accademico e mediatico. Si tratta di degradare in effigie ciò che non si può distruggere materialmente, vera e propria propedeutica per l’omicidio che si spera di tornare un giorno a commettere mentre il mondo assiste indifferente.
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