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Rare and modern books

Pier De Nolhac, Angelo Solerti

Il viaggio in Italia di Enrico III re di Francia e le feste a Venezia, Ferrara, Mantova e Torino (con illustrazioni)

L. Roux e C., 1890

100.00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italy)

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Details

Year of publication
1890
Place of printing
Roma-Torino-Napoli
Author
Pier De Nolhac, Angelo Solerti
Publishers
L. Roux e C.
Keyword
simple, storia

Description

In 8 (cm 14 x 22 circa), pp. VII + (1 bianca) + 343 + (1 bianca) + (4) di catalogo editoriale con ritratto all'antiporta e 2 tavole ripiegate fuori testo. Timbro al piatto anteriore. Brossura editoriale con bruniture al margine inferiore del piatto anteriore. Importante monografia storica sull'arrivo del non ancora incoronato Enrico III in Italia nel 1574 con bibliografia iniziale e ricca appendice di documenti finale. "Il libro.prende le mosse dalla fuga precipitosa di Enrico da Cracovia quando, appena ricevuto l'annunzio che il fratello Carlo IX era morto, sembrava impaziente di abbandonar la Polonia per correre a cingere la corona di Francia. Egli. partiva quasi sprovvisto di denari; di modo che, fermatosi a Vienna per poi proseguire il viaggio attraverso l'Italia, non cessava dal far pratiche per ottener qualche imprestito dal Duca di Ferrara, e piu' specialmente dai ricchi banchieri fiorentini residenti in Venezia. Questi. finalmente si persuasero a prestargli prima 135 mila scudi, poi altri 12 mila; e cosi' posero Enrico III nella condizione di non fare una triste figura in confronto delle magnificenze che preparavano in suo onore i governi italiani. Venezia doveva essere la prima citta' di Italia nella quale Enrico si sarebbe fermato. In conseguenza di cio' la Serenissima non ristava un momento dal prendere continue deliberazioni, per accogliere degnamente il re Cristianissimo: e addobbava, apposta, il palazzo Foscari; e nominava quattro gentiluomini, perche' gli si recassero incontro alla frontiera: e faceva radunare nel porto tutte le sue flotte; e obbligava tutte le corporazioni delle arti di armare una nave, tutti i cittadini di tener pronti torce e lumi per illuminar le finestre, tutti i parroci di tutte le chiese di dar nelle campane il giorno dell'ingresso del re.e si dava cura di far venire da Milano la compagnia comica dei Gelosi. Frattanto, in mezzo al fervore di questi preparativi, Venezia si empiva di una moltitudine di forastieri, calcolata in 40 mila persone." (Rassegna bibliografica in "Archivio Storico italiano", tomo VII, 1891, p. 414).
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