Details
Author
Tolstoï, Léon [Lev Nikolaevic Tolstoj]
Binding description
paperback
State of preservation
Good
Description
"Collection des textes integraux de la litterature russe". Quinta edizione francese del romanzo scritto da Tolstoj nel 1905 e pubblicato postumo nel 1912 (Berlin, Svobodnoe slovo). In apertura, invio autografo della figlia Tat'jana L'vovna Tolstaja, coniugata Suchotina [si firma T. Soukhotine-Tolstoy] a "Madame" Briccolani, datato al 7 maggio 1930 - Brossura originale di 307 pagine. Contiene anche il romanzo "Sous le signe de l'agneau"; i racconti "Les mémoires d'un fou", "Une ame simple", "Le réveillon du jeune Tsar", "Ainsi meurt l'amour"; le "scènes rustiques" intitolate "La journée du pope Basile", "Les fraises des bois", "Les conscrits"; le "légendes" intitolate "L'enfer reconstruit", "La prière des trois vieillards". Traduzione di Georges d'Ostoya e Gustave Masson. Gran parte della paginazione risulta ancora intonsa. Esemplare in ottimo stato di conservazione, arricchito da una rara firma autografa della Contessa figlia di Tolstoj [FOR FOREIGN CUSTOMERS: we're sorry but Italian law forbids us to export books older than 70 years] -- Tatjana fu la secondogenita di Lev Tolstoj, nata negli anni in cui l'autore lavorava al romanzo "Guerra e pace". Il 14 novembre 1899, a Mosca, sposò Mikhail Sergeyevich Sukhotin, membro della I Duma di Stato, ciambellano, capo della nobiltà del distretto di Novosil. Dal 1914 alla fine del 1921 visse con la figlia (T.M. Sukhotina, sposata Albertini, 1905-1996) a Yasnaya Polyana. Organizza una scuola di disegno e pittura a Mosca (1922). Nel 1917-1923 è stata curatrice della tenuta-museo di L.N. Tolstoj "Yasnaya Polyana". Nel 1923-1925 è stata direttrice del Museo Lev Tolstoj di Mosca. Nei difficili anni Venti, gli anni della guerra civile e della formazione del nuovo governo, riuscì a salvare molte persone dalla prigione e dalla morte. Nel 1923 T.L. Sukhotina incontrò il famoso attore austriaco Moissi, che mise in scena un'opera teatrale basata sul dramma di Tolstoj “Il cadavere vivente”. Egli la convinse a lasciare la Russia. Grazie a Masaryk, il presidente della Cecoslovacchia, che conosceva suo padre, ottenne i visti necessari e partì all'estero nel 1925 con la figlia ventenne. Visse a Praga, Vienna, Parigi e Roma.