L' Egitto antico e moderno illustrato dai primarii artisti e descritto da Giorgio Ebers. Tradotto dal tedesco per cura del professore Alessandro Curioni

Un tomo in-folio (385x280mm) contenente due volumi pp. (2) 395 (1); (2) 450; legatura coeva m. pelle rossa con titolo e filetti in oro al dorso, piatti percallina con angoli. 666 illustrazioni xilografiche a p. pagina f.t. e intercalate n.t., amplissima iconografia comprensiva di raffigurazioni di vedute, scene storiche, templi, piramidi, monumenti, resti archeologici, autorità e personaggi illustri dell'Egitto, etc.; numerose delle xilografie n.t. sono realizzate in forma di capilettera o testatine istoriate. 2 carte geografiche a colori f.t. Piccolo ex libris moderno applicato alla carta bianca anteriore. Ottimo esemplare. Prima edizione italiana, nella versione di Alessandro Curioni, di questa monumentale opera sull'Egitto antico e moderno (Aegypten in Bild und Wort) di Georg Moritz Ebers (Berlino, 1837-Tutzing, Baviera, 1898), uno dei più celebri archeologi tedeschi del XIX secolo. Dopo gli studi compiuti a Gottingen e a Berlino con il Lepsius, egli compì molti viaggi in Egitto, dove, a Luxor, acquistò dal famoso collezionista Edwin Smith un importantissimo papiro, conosciuto appunto come il papiro Ebers, proveniente da scavi clandestini, forse del Ramesseum. Il papiro, lungo 20 metri, contiene circa quarantasette diagnosi e cinquecento ricette frammiste a formule magiche e astrologiche che molto probabilmente servivano a suggestionare il paziente; esso comprende la summa delle conoscenze di un medico egizio che ne volle fare una sorta di guida generale alla patologia ed è la più importante fonte di conoscenza della medicina egizia antica. Professore a Jena e a Lipsia, oltre a rigorose opere egittologiche si dilettò nel comporre romanzi storici allora assai fortunati, nel gusto del 'Professoren roman', come lo ebbe a definire il Kraus nell'omonimo volume del 1884, che larga diffusione ebbe nella Germania del secondo Ottocento. Le sue opere complete apparvero in 32 volumi a Lipsia tra il 1893 e il 1897 (una bibliografia di esse si trova nell'opera 'Ägyptische Studien und Verwandtes' (Lipsia, 1900). Rümann, 144. Blackmer, 528. Ibrahim Hilmy, I, 205. ADB, LV, 469 ff. Non in Atabey.