L'Hermite de Belleville ou Choix d'Opuscules Politiques, Littéraires et Satiriques

2 voll. in-8°, pp. 400; 400; brossure editoriali marroncine con titolo e vignette xilografiche e titolo entro triplo filetto. Restauri lievi ai dorsi. Sparsi aloni e fioriture, ma buona copia in barbe nel complesso. Alegato un foglio sciolto di sottoscrizione all'opera stampato da Le Normant di Parigi e sottoscritto dall'Éditeur-Propriétaire' Nicolet. Edizione originale in raccolta, postuma, di questi saggi (ma sono presenti anche poesie in vario metro e di varia ispirazione) di vario argomento del Colnet du Ravel (Mondrepuis, 1768-Belleville, 1832), giornalista, scrittore satirico, libraio e acceso filomonarchico; il titolo dell'opera deriva dal fatto che egli si era ritirato a Belleville nel 1829 e lì aveva composto i presenti scritti. Fra i numerosi argomenti toccati: le società segrete di Francia e d'Italia, la storia di Francia sotto Napoleone, la politica, i Gesuiti, Saint Simon e il saintsimonismo, George Washington, il giorno dei morti, la medicina francese dell'800, Voltaire, il progetto di tassazione su cani, gatti e uccelli, Rivarol. l'emigrazione nelle colonie francesi, la gastronomia francese (voiene fra l'altro criticato il libro di Grimod e Cadet-Gassicourte) e la 'Physiologie du Goût' del Brillat Savarin, la pesca, se una rivoluzione è ancora possibile, i bagni penali, la flagellazione, Victor Hugo, le catacombe di Parigi, l'abate Morellet, Girouette, Londra nel 1819-1821, i processi intentati contro i giornali, la detenzione di filosofi e letterati alla Bastiglia e nel castello di Vincennes, il generale Dumouriez e la Rivoluzione Francese, il Duca di Rovigo, se il Duca di Bourbon si fosse suicidato, l'Imperatrice Maria Luisa, la gente di mondo, la Convenzione e il Direttorio, la morte di Luigi XVI, il melodramma, ecc. Fra gli scritti a carattere gastronomico segnaliamo ancora il poemetto La Rissoléide (versi alessandrini sui cibi più svariati). L'eterogeneità degli scritti testimonia dello spirito eclettico del Colnet; 'C'était un homme d'esprit, un peu bizarre, très indépendant, même quand il fut tout à fait enrôlé dans le bataillon royaliste, sans nulle morgue, nullement dévot, bon garçon, philosophe malgré tout, et, chose singulière, quoique royaliste, point du tout courtisan' (Pierre Larousse in Grand Dictionnaire universel du XIXe siècle, IV, 1869). Manca al Vicaire.