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Rare and modern books

Dossi, Carlo

La colonia felice. Utopia lirica. Quarta edizione ricorretta, preceduta da una diffida e seguita da una nota grammaticale

Casa editrice A. Sommaruga e C.,, 1883

300.00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italy)

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Details

Year of publication
1883
Place of printing
Roma,
Author
Dossi, Carlo
Pages
pp. 199 [1 bianca].
Series
(«Collezione Sommaruga», n. 16),
Publishers
Casa editrice A. Sommaruga e C.,
Size
in 8°,
Keyword
Narrativa Italiana dell' 800
Binding description
brossura originale color panna, titoli stampati in rosso e nero,

Description

LIBRO Quarta edizione. Esemplare molto buono (minime mende alla brossura, con piccole mancanze a testa e piede del dorso e lieve foxing), a pieni margini. Quarta edizione del capolavoro dossiano (terza in volume, una era stata pubblicata a puntate su «La Riforma» nel 1879), rappresenta una tappa fondamentale nella diffusione dell’opera: si tratta infatti dell’edizione definitiva, sui cui Dossi intervenne con modifiche sostanziali, tanto sul piano formale quanto su quello “ideologico”. Innanzitutto, come esplicitato nella «nota grammaticale» in fine, attuò una profonda revisione dell’accentazione e della punteggiatura. Per la prima, basandosi sulle osservazioni di Carlo Cattaneo, decise di accentare tutte le parole che non fossero piane o semipiane. In merito alla seconda, arrivò addirittura a introdurre un nuovo segno interpuntivo definito «due virgole», analogo ai due punti: «con tal nuova pausa si verrebbe a indicare un distacco tra l’una e l’altra proposizione, minore di quello della virgola accoppiata al punto, maggiore della semplice virgola» (p. 176). -- La revisione del testo investì anche il contenuto e la lingua, muovendosi su tre diverse direttrici: «a) censura di passi o voci poco castigati; b) sostituzione di latinismi o cultismi con altre forme meno peregrine; c) attenuazione dei lombardismi» (Dossi, Opere, a c. di D. Isella, p. 1462). Furono molte, infine, le varianti sostanziali introdotte in quest’ultima fase, a testimonianza del minuzioso lavoro di rifinitura operato prima della stampa. -- La novità maggiore, tuttavia, consistette nell’aggiunta della «Diffida» iniziale, con cui l’autore di fatto sconsigliava la lettura del romanzo: «un gesto che ricorda la vocazione autodistruttiva di ogni movimento d’avanguardia, quando, abbattuti tutti i valori consolidati, non può ormai che rivolgersi contro se stessa e affondare in un ultimo sussulto iconoclasta. Le analogie tra certe idee di Dossi e alcuni dei proclami antipassatisti delle avanguardie artistiche di primo Novecento sono – non soltanto in questo caso – davvero impressionanti e si capisce come non sia stato difficile, per scrittori come Lucini (o, più avanti, come Arbasino, Manganelli e Giuliani), riconoscere in lui un prezioso antesignano» (Arbasino - Pedullà, Carlo Dossi, p. 318). Dossi, «Opere», a c. di D. Isella, p. 1460; Isella - Reverdini, «La vita di Alberto Pisani», 1883/1, p. 73; Parenti, «Rarità», VIII, pp. 258-60.

Edizione: quarta edizione.
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