In-8° (22x13 cm), pp. 88 (con la vita dell'Alamanni scritta dal Mazzucchelli); 324 di cui pp. 231 Coltivazione (1) bianca, pp. 232-301 (1) bianca Le Api con autonomo occhietto, pp. 303-323 l'indice generale, p. 324 errata. Mezza pelle coeva liscia coeva con titoli e fregi dorati al dorso piatti rivestiti carta marmorizzata. Ritratti all'acquaforte protetti da velina: dell'Alamanni inciso da Paolo Caronni all'antiporta; del Rucellai inciso dal Boggi a fronte dell'occhietto de 'Le Api'. Ex libris Sanner applicato alla carta bianca anteriore. Copia ad personam della Società tipografica de' Classici Italiani collezione di cui il volume fa parte. Più che buon esemplare. Edizione ottocentesca annotata di due dei più celebri poemi didascalici della letteratura italiana. 'Edizione fatta sulla Cominiana, coll' aggiunta della Vita dell' Alamanni scritta da Mazzuchelli e colle Notizie e testimoni d' uomini illustri intorno alla Vita e agli scritti di G. Rucellai' (pp. 1-88).' (Fusi). 'La Coltivazione' dell'Alamanni (Firenze, 1495-Amboise, 1556), edita per la prima volta nel 1546 a Parigi e stesa in endecasillabi sciolti, è uno dei capolavori della poesia didascalica italiana, certo la migliore imitazione, nella sua levigata impeccabilità formale, del grande modello delle 'Georgiche' virgiliane. 'L'opera, d'ispirazione fondamentalmente letteraria, è spesso avvivata da una notevole grazia, e alcuni accenni storici rivelano emozioni sincere e patite (l'Alamanni fu dei più nobili esuli fiorentini dopo la caduta della Repubblica). Nella congerie dei poemi didascalici cinquecenteschi questo è certamente fra i più notevli e felici', scrive Mario Sansone in Dizionario Bompiani d. Opere, II, 311. 'Le Api' del Rucellai (Firenze, 1475-Roma, 1525), composte nel 1524, dedicate al Trissino (di cui imitarono la versificazione in vmetro sciolto con esiti assai superiori) ed edite postume nel 1539, costituiscono un'altra cospicua derivazione virgiliana, dal quarto libro delle 'Georgiche', versificando con compassata eleganza il tema delle api, della cura degli alveari e dell'apicultura. Il tema è attinto alla stessa esperienza del Rucellai, che fu per davvero allevatore di api nella sua villa di Quaracchi, nei pressi di Firenze. Fusi, p. 3. Cfr. (varie edizioni): Brunet, I, 126. Graesse, I, 50. Fontanini-Zeno, 310. Razzolini, 9. Olschki, 19414. Pritzel, n. 80. Westbury, 6. Simon, Bibliotheca Bacchica, II, 12. Lastri, Bibliotheca Georgica, p. 3: 'Il più bel Poema Georgico che abbiasi in Italiano'. A. Torno, Mirabilia. Itinerari bibliografici dal XV al XX secolo, Milano, Bocca, 1983, pp. 93-96. Haym, 94, 8. Haller, Bibliotheca Botanica, pp. 296-97. Paleari-Hennsler, p. 13.