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Rare and modern books

Giusy Calabrò, Nicola F. Longo

La devianza minorile. Il fenomeno youth gangs

Rubbettino, 2025

18.05 € 19.00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italy)

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Details

Year of publication
2025
ISBN
9788849884913
Author
Giusy Calabrò
Pages
214
Series
Varia
Publishers
Rubbettino
Size
226×148×16
Keyword
Delinquenza minorile, Riguardante l’adolescenza
Prefacer
Nicola F. Longo
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

In Italia la questione dilagante della devianza minorile e delle youth gangs è al centro del dibattito pubblico, nonostante ancora manchino una definizione e dati sistematici che consentano di monitorare il fenomeno. In parziale risposta a questo problema il presente studio analitico, sociologico e psicopedagogico cerca di fornire un quadro esaustivo della criminogenesi delle bande giovanili. Il saggio, focalizzando l’attenzione sulla situazione presente a Verona e in altre regioni maggiormente colpite, delinea le differenti caratteristiche strutturali, associative, operative e la presenza sul territorio nazionale. L’analisi criminologica conferma come il caso italiano sia articolato e complesso, seppure comparato al fenomeno statunitense. Tra i fattori che spingerebbero i giovani ad aderire ad una gang emergono l’appartenenza a una famiglia disfunzionale, le difficoltà relazionali col gruppo dei pari, i rapporti conflittuali in seno all’ambiente scolastico percepito come distante e ostile; inoltre, problemi di emarginazione sociale e culturale e/o la provenienza da un contesto di grave disagio sociale ed economico. Influente è anche l’uso dei social network quale strumento per rafforzare le identità di gruppo e generare processi di emulazione e radicalizzazione. L’innovazione della ricerca risiede nell’approccio multidisciplinare e sociopolitico che, partendo dall’analisi del fenomeno, ne individua i fattori di rischio e di protezione in correlazione ai diversi contesti ambientali. Oltre alla ricerca-azione psicopedagogica e sociale (prevenzione primaria e secondaria) si propongono attività di prevenzione terziaria tramite i due piani di security allegati, nella consapevolezza che un’attività di contrasto incentrata unicamente sulla repressione sia inefficace. Prefazione Nicola Longo F.
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