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Rare and modern books

Voltaire Francois Marie Arouet De

La Metafisica di Neuton o sia parallelo de' sentimenti di Neuton e di Leibnitz. Opera di M. di Voltaire tradotta dall'idioma francese e dedicata al merito singolare dell'illustrissimo e reverendissimo signor marchese Gabbriello Riccardi Suddecano

Per Gio. Battista Bruscagli e Compagni, 1742

350.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1742
Place of printing
In Firenze,
Author
Voltaire Francois Marie Arouet De
Publishers
Per Gio. Battista Bruscagli e Compagni
Keyword
FILOSOFIA VOLTERIANA NEUTONIANA NEWTON VOLTAIRE LAIBNIZ

Description

In 4° (17,5x11,5 cm); XII, 66, (2) pp. Cartoncino molle coevo d'attesa con rinforzo in carta marmorizzata coeva. Esemplare in barbe. Tre piccole pecette antiche di rinforzo al margine esterno bianco delle prime tre carte a chiudere un piccolo buchetto ed a rinforzare la carta, ininfluenti. Un piccolo alone la margine interno bianco di una carta, anche questo ininfluente. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Dedicatoria al Suddiacono della Metropolitana di Firenze, Gabbriello Riccardi. Prima edizione di questo celebre scritto che mette in parallelo l'opera di Newton e di Leibnitz, compilato dal grande filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese,Voltaire Francois Marie Arouet de (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778), padre dall'illuminismo. Voltaire che partecipò alle esequie di Newton e del quale aveva conosciuto abbastanza bene il pensiero durante il suo esilio inglese, approfondì lo studio dell’opera dello scienziato inglese, insieme all’opera di Leibnitz, a partire dal 1728, quando la nobildonna sposata Madame du Châtelet, divenuta sua amante, lo nascose nella sua casa di campagna a Cirey, nello Champagne. La biblioteca della Châtelet conteneva 21.000 volumi e fu proprio qui, insieme alla sua compagna che Voltaire affinò le sue conoscenze sul pensiero scientifico e filosofico dei due celebri personaggi anche grazie all’aiuto della Châtelet. Di Newton l’illuminista apprezza in modo particolare, le sue teorie dell’ottica e quelle della gravità che espose in un noto volume “Elémens de la philosophie de Neuton” edito nel 1738 e tradotto in italiano nel 1741. L'opera uscita nel 1738 trattava in modo particolare la teoria della luce e che quella della gravitazione elaborate da Newton. Poi nel 1740, Voltaire scrisse un nuovo libello che andava in qualche modo ad integrare lo scritto del 1738, gli “Suivis De La Métaphysique De Neuton ou Parallèle des Sentiments De Neuton et De Leibnitz”. In quest'opera Voltaire, raccolse diverse dotte riflessioni su un parallelismo fra alcuni basilari concetti della filosofia di Newton e quella di Leibnitz come lo spazio e la durata come proprietà di Dio, la libertà di Dio e dell'uomo, la Religione Naturale, l'anima ed il modo come questa rimane unita al corpo, i primi principi della materia, la natura degli elementi o delle monadi e la “forza attiva”. Questo scritto venne, in seguito, aggiunto agli “Elémens de la philosophie de Neuton”. Qui è presentata la prima edizione italiana dello scritto come traduzione della prima edizione francese del 1740. La traduzione è opera Felice Maria Niccolò Stanislao Meucci. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LUAE\005469.
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