LA SULAMITIDE BOSCHERECCIA SAGRA DI NERALCO PASTORE ARCADE. ROMA M.DCC. XXXII. PRESSO ANTONIO DE ROSSI.

Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli dorati entro riquadro sul dorso, tagli marezzati in rosso, in ottavo cm 22 x 15.5, pp (12) 119 (1) con fregi, capolettera e vignette incise. Qualche alone e sbavatura sulle prime carte, peraltro buon esemplare. Edizione originale di questo dramma pastorale in cinque atti del poeta marchigiano Giuseppe Maria Ercolane, pastore arcade col nume di Neralco Castrimeniano che nei «calibratissimi» versi della Sulamitide offre uno dei più apprezzati esempi di gusto arcadico settecentesco e di purismo linguistico toscaneggiante che gli valse la citazione nell'edizione del 1786 del Vocabolario della Crusca. La «sagra boschereccia, apparsa in un'elegante edizione romana nel 1732 e numerose volte ristampata nel corso del secolo» (Miano, DBI) è ispirata al Cantico dei Cantici e alla vicenda di Sulamitide, figlia del re d'Egitto e sposa di Salomone che, rifiutata dai Giudei, si ritira nei giardini fuori di Gerusalemme conducendo umile vita pastorale prima di essere accolta come regina. Da pagina 87 inizia la Allegoria ed esposizione della Cantica sopra l'assunzione di Maria in cielo, in cui l'autore esplicita l'analogia neotestamentaria tra Sulamitide e l'ascensione e incoronazione della Vergine - al culto mariano è peraltro ispirata la maggior parte della produzione poetica dell'autore. La pregevole edizione è ornata di fregi, testatine e cul-de-lampe finemente incisi da Jean Charles Allet (Parigi 1668 - Roma post 1732) su invenzione di Saverio Scilla (Messina 1673 - Roma 1748). Gamba, 2228.