La vera guida per chi viaggia in Italia con la descrizione di tutti i viaggi e sue poste. Dimostrate con esatte Carte Geografiche, con una breve Annotazione di tutto ciò, che si trova di più rimarchevole in ogni Città e luogo di passo. Riguardante Pittura, Scultura, Architettura, ed Antichità. Ricavato dai più Classici Autori. Seconda Edizione coll’Aggiunta di tutte le Strade Nuove. Dedicata all’ Illustrissimo Signore Thomas Jenkins.

Roma, Paolo Giunchi, 1787. In 12esimo, bross. orig. in carta simil remondiniana ai piatti, carta marmorizzata in azzurro con tassellino al dorso, pp. 397 (con Indice), testo a due lingue (italiano nelle pagine di sinistra e francese in quelle di destra), 21 carte incise in rame in b/n e ripiegate f. t. illustrano tratte di viaggio segnalando città e paesi nel tragitto (1. Viaggio da Roma a Napoli 2. Viaggio da Napoli a Messina 3. Viaggio da Napoli a Lecce e Otranto 4. Viaggio da Napoli all'Aquila 5. Viaggio da Roma a Firenze e da Firenze a Foligno 6. Viaggio da Siena a Pisa e da Firenze a Pisa e Da Firenze a Pisa per Lucca e da Firenze a Livorno 7. Viaggio da Pisa a Genova 8. Viaggio da Firenze a Bologna 9. Viaggio da Roma a Foligno 10. Viaggio da Foligno a Fano per Loreto e da Foligno a Fano per il Furlo 11. Viaggio da Rimino a Venezia 12. Viaggio da Fano a Bologna 13. Viaggio da Bologna a Venezia 14. Viaggio da Bologna a Mantova per Ferrara e da Ferrara a Faenza 15. Viaggio da Bologna a Milano per Parma, da Modana a Milano per Mantova, da Parma a Mantova 16. Viaggio da Mantova a Venezia 17. Viaggio da Mantova a Trento 18. Viaggio da Piacenza a Torino, da Torino a Milano 19. Viaggio da Milano a Genova 20. Viaggio da Milano a Venezia 21. Viaggio da Venezia a Trieste). Seconda edizione di questa interessante guida (la prima, ugualmente anonima, è del 1775), con i consigli per chi viaggia a piedi, a cavallo, in calesse o per mare. Opera rara e di attribuzione incerta: Giovanni Battista Ghigi (cfr. B. N., v. 189, p. 775); Francesco Antonio Zaccaria (cfr. G. Melzi, “Dizionario di opere anonime e pseudonime”, v. 3, p. 205); Francesco Tiroli (NUC pre -1956, v. 595, p. 79), forse il più probabile, è il nome ormai riconosciuto per la paternità dell’opera. Bell’esemplare, completo delle carte e in buono stato di conservazione.