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Rare and modern books

Ferrero Della Marmora Alberto

Le vicende di Carlo di Simiane Marchese di Livorno poi di Pianezza tra il 1672 ed il 1706

Bocca, 1862

150.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1862
Place of printing
Torino
Author
Ferrero Della Marmora Alberto
Publishers
Bocca
Keyword
Storia, Pianezza, Piemonte
Dust jacket
No
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-8° (230x170mm) pp. XIV, 574, (2). Bella legatura coeva in mezza pelle marrone con titolo in oro sul dorso, piatti marmorizzati. TCon quattro ritratti di Perrin in litografia Doyen (Carlo di Simiane, Tommaso Felice Ferrero, Carlo Emanuele II e Giovana Battista), una 'Carta dimostrativa del Teatro della Guerra successa nel 1672, tra le Armi del Duca di Savoja e quelle della Repubblica di Genova' ed un facsimile. Bell'esemplare. Discendente dalla nobile schiatta dei De Simiane, di origine provenzale, Carlo di Simiana (Torino, 1608-1677) era figlio di Charles de Simiane d'Albigny e di Matilde di Savoia, a sua volta figlia del duca Emanuele Filiberto I, ebbe un ruolo importante nel conflitto tra le truppe sabaude e l'esercito spagnolo Generale, studioso, naturalista, il Ferrero della Marmora nacque a Torino nel 1789. Quando il Piemonte fu incorporato nella Francia napoleonica, entrò nella scuola militare di Fontainebleau, dalla quale uscì nel 1807 col grado di sottotenente di fanteria. Partecipò a diverse campagne con l’esercito francese, prendendo parte alle battaglie di Wagram, Lützen, Torgau e Bautzen e ottenendo per i suoi meriti in quest’ultima battaglia la croce della Legion d'Onore da Napoleone. In seguito alla caduta di Napoleone e al rientro dei Savoia in Piemonte, Vittorio Emanuele I lo integrò nell'esercito piemontese, con il grado di capitano dei granatieri. Nel 1821, sospettato di partecipare ai moti liberali, fu esiliato e invitato e a raggiungere al più presto la Sardegna, dove giunse nel 1822. Nel 1825 fu riammesso nelle milizie come addetto allo Stato Maggiore del viceré e, nel 1840, raggiunse il grado di generale comandante la regia scuola di Marina a Genova. Nel 1849 fu inviato quale comandante generale in Sardegna e a quest'isola, che amò e conobbe profondamente, dedicò i suoi studi in lingua francese su questioni economiche e fisiche, tra cui il famoso Voyage en Sardaigne de 1819 à 1825 ou description statistique, physique et politique de cette île, pubblicato a Parigi nel 1826, e poi corredato di un importante atlante, e l'Itineraire de l'ile de Sardaigne. Dal 1851 si dedicò solo all'attività parlamentare come Senatore del Regno. Si spense nel 1863. Ciasca, 9161-62.
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