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Rare and modern books

Lettere critico - filosofiche di Carilao

S. n. t., 1801

250.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)
Closed until Aug. 28, 2025.

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Details

Year of publication
1801
Place of printing
Firenze
Publishers
S. n. t.
Keyword
Filosofia e religione, Opere anonime, Prime edizioni
Dust jacket
No
State of preservation
As New
Languages
Italian
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
Yes

Description

In-8° (210x140mm), pp. (4), 186, (1) di errata, brossura originale azzurra con dorso rivestito in antico in carta giallina e titolo manoscritto verticalmente. Una dedica del tempo (dell'autore ?) al contropiatto. Dedica a stampa a Luciano Bonaparte. Croccante esemplare in barbe. Prima e unica edizione, rarissima. Il libro viene comunemente citato come volgarizzamento di un autore greco del III secolo, ma, dalla dedicatoria così come dal contenuto e dalla data delle lettere (la prima, indirizzata a Scipione De Ricci, reca la data Pavia, 10 febbraio 1801) risulta invece evidente che si tratta di un'opera pseudonima composta da un ignoto autore vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento. Le epistole, di contenuto filosofico, critico e scientifico, sono inviate al De Ricci, a Vincenzo Palmieri, a Pietro Tamburini, ai Genovesi, a Carlo Mengoni, all'abate Massoni, a Enrichetta Riccardi Manuel, a Giuseppe Sertorio, a Sebastiano Borelli, a Nicola Spedalieri, a Giovan Battista Lengueglia, ad Antonio Sertorio. Fra i molti argomenti dibattuti spiccano l'autorità della Bibbia e l'eliocentrismo copernicano (l'anonimo autore interpreta taluni passi biblici come non in disaccordo con la tesi della Terra che ruota intorno al Sole), il destino dei bambini morti senza battesimo, la visione di Costantino prima della battaglia contro Massenzio, il culto delle ceneri di San Giovanni Battista a Genova, l'antropomorfismo e l'idolatria nei culti religiosi, l'Eucaristia, la natura dell'amore dei genitori verso i figlioli, la filosofia del diritto (con una vivace discussione delle tesi dello Spedalieri sulla definizione generale del diritto), le forme di governo e il contratto sociale, i diritti naturali, l'educazione morale dei fanciulli, l'ateismo ed il materialismo, il fatalismo, il sacerdozio e gli istituti religiosi, il divorzio. L'ultima lettera della data al frontespizio non risulta leggibile e l'opera è stata datata da noi al 1801 per pura convenzione, trovandosi riferimenti a essa, con egual numero di pagine (ma si tratta della medesima edizione, forse rimessa in commercio anche negli anni successivi), con le date del 1801, del 1804 e del 1808. Manca a Melzi, Lancetti e Passano.
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