Libri antichi e moderni
Lotto POESIA,CAMPI MAGNETICI,Tracce[Magaldi,DI ANNO IN ANNO/Francesco Mandrino
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Dettagli
Descrizione
- Marina Magaldi,
DI ANNO IN ANNO.
Ombre e bagliori.
Edizioni Tracce, Pescara 1993,
brossura, 13x21 cm., pp.58,
prefazione di Rodolfo Tommasi,
Collana: I campi magnetici,
peso: g.138
cod.5357
CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
copertina e pagine leggermente ingiallite
- Francesco Mandrino,
I BORDI DELLA NOTTE.
Edizioni Tracce, Pescara 1992,
brossura, 13x21 cm., pp.39,
prefazione di Andrea Venzi,
Collana: I campi magnetici,
peso: g. 75
CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
imperfezioni e pieghe alla copertina,
pagine leggermente ingiallite
- Francesco Mandrino,
LA CADUTA DI MILANO.
Edizioni Tracce, Pescara 1998,
brossura, 13x21 cm., pp.60,
nota di Roberto Roversi,
Collana: I campi magnetici,
peso: g.139
CONDIZIONE DEL LIBRO: buone,
macchie sulla copertina
copertina e pagine ingiallite,
pieghe ad un angolo delle pagine
[Magaldi,DI ANNO IN ANNO]
La scrittura, testimonia Cioran, “ha i caratteri del paradiso e dell’inferno,
con questa differenza, che il primo possiamo solo intravederlo, mentre il
secondo abbiamo la ventura di percepirlo e, di più ancora, di sentirlo.
Non riesco a immaginare un postulato più idoneo a indicare il valore
esponenziale di queste poesie, dove il senso di morte che pervade la
necessità stessa di scrivere è un segno di scoperta, è il desiderio di
assimilare e affidare al codice comunicativo del verso due opposte dimensioni
esistenziali, vita e morte, appunto, simultaneamente presenti nella
vibrazione della parola, nell’arsa secchezza del ritmo frastico.
[ Mandrino,I BORDI DELLA NOTTE]
La poesia di Francesco Mandrino, sostenuta da un ritmo serrato e da una
notevole densità metaforica del testo, tenta un'ardita sintesi tra ricerca
linguistica e scrittura descrittiva, puntando su allusioni ed allegorie di
grande efficacia, che lasciano nel lettore ampi margini per l'interpretazione.
Costante di tante composizioni poetiche dell'Autore è la metafora della
guerra e della sofferenza, vera e propria “polemologia ” metafisica che
allude alla lotta per la vita, ma viene sempre riscattata dalla tensione
espressiva e da un filo di ironia.
[Mandrino,LA CADUTA DI MILANO]
In questi testi, a me pare ci sia come annidata, una pienezza vitale
ossessiva e carica di una sensualità contratta nella realtà; realtà
continuamente individuata dichiarata trascritta precisata e non mai patita
(voluta patire) fino in fondo, ma osservata e contrastata e semmai soppesata,
direi, come tenendo un peso sulla mano aperta e protesa.
Questa realtà tenderei a definirla “un fuori”, nella collocazione di una
determinante contrapposizione; “un fuori” denso di cose che accadono,
perseguito con sentimenti acuti e molto descritto anche nel dettaglio,
con umore e occhio persistenti.
E “un dentro”, dunque, da potersi individuare in un appartamento /cuore, in
un sogno/rifugio, tutela delle azioni e degli atti più intimi e riservati,
luogo di desiderio cospirazione paura sollievo. Questi due centri su cui si
ordina e si assesta il racconto in versi di Mandrino, sono - torno a ripetere -
sono le travi portanti, solide, del suo lungo monologo che procede quasi senza
respiro.
Per un esempio: la porta, le porte da cercare, da trovare - ritrovare - da
aprire per attingere raggiungere un passaggio da stanza a stanza per poi
rifugiarsi e salvarsi, sul momento, nell'interno della casa, transitando con
furia curiosa da un luogo all'altro; e salvarsi, anche, e difendersi percependo
i muri come mani e fiati tranquillizzanti, protettivi dalla furia improvvisa
che ha coinvolto (e sconvolto) la nostra vita, in questi giorni infuriati.
Furia della realtà che non offende o travolge ma incalza impazientemente attiva.
Direi che l'indicazione di base -suscettibile poi di più minute precisazioni
critiche - si possa (per me, si deve) trovare nei quattro versi di pagina 19:
(“Eppure basterebbe un gesto / per fare degli errori / peccati, suscettibili /
d'assoluzione, invece…”)
C'è un vento d'inquietudine provocante, talvolta violenta, in questa raccolta
omogenea che ha conclusioni da non dimenticare.