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Rare and modern books

Félix Louis Christophe Montjoye

Manuscrit trouvé au mont Pausilype par FLC Montjoye, auteur de l’histoire des quatre Espagnols,

Le Normant,, 1802

450.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1802
Place of printing
Paris,
Author
Félix Louis Christophe Montjoye
Publishers
Le Normant,

Description

In 12°; 5 tomi: (4), VIII, 300 pp. e una c. di tav. fuori testo in antiporta realizzata da Maradan, (4), 353, (1) pp. e una c. di tav. fuori testo in antiporta realizzata da Maradan, (2), 268 pp. una c. di tav. fuori testo in antiporta realizzata da Maradan,(4), 275, (1) pp. e una c. di tav. fuori testo in antiporta realizzata da Maradan, (4), (4) pp. e una c. di tav. fuori testo in antiporta realizzata da Maradan. Legature coeve in cartoncino rigido foderate con bella carta marmorizzate coeva. Ai dorsi, autore, titolo e numero del volume in oro su pecette chiare. Qualche lieve difetto ai dorsi, strofinature ed in un volume piccola mancanza di carta in un volume al margine basso del dorso. Prima edizione di questa romanzo epistolare scritto dal noto letterato e realista francese Christophe Félix Louis Ventre de La Touloubre, noto come Galart de Montjoie, nacque il 18 maggio 1746 ad Aix-en-Provence e morì il 4 aprile 1816 a Parigi. Avvocato di formazione, Montjoie è anche ricordato per il suo impegno come uomo di lettere e per aver contribuito al panorama culturalefrancese dell’illuminismo e dei primi anni del romanticismo. La sua carriera legale lo portò a intersecarsi con personalità influenti del suo tempo, mentre la sua passione per la letteratura lo stimolò a scrivere opere che riflettevano le sue convinzioni e le sue idee. Realista durante la Rivoluzione, l’autore trascorse diversi periodi nascosto ma emerse come prolifico giornalista e romanziere dopo la caduta di Robespierre, contribuendo al Journal des Débats e al Journal général de France. La sua opera più celebre, “Manuscrit trouvé au mont Pausilippe”, scritta intorno al 1797 e pubblicato per la prima volta nel 1802, un romanzo popolare che fa uso del consolidato tropo del manoscritto ritrovato che sarebbe poi, da lì a poco, utilizzato in quello che è forse il più importante romanzo che sfrutta questo artefizio, “Il manoscritto trovato a Saragozza” del grande Conte polacco Jan Potocki che venne edito nel 1805. Hector Berlioz nel suo Voyage Musical del1844 ricorda di averlo letto all’età di 17 anni. L’opera rappresenta un importante esempio di narrativa in stile epistolare e una riflessione sull’animo umano. Il romanzo è ambientato in un contesto misterioso e fantastico, dove il protagonista si imbatte in un manoscritto che narra eventi straordinari e offre una critica profonda alla società dell’epoca. Attraverso questo testo, Montjoie esplora temi come il destino, l’identità e l’importanza della memoria, rendendo omaggio alla tradizione letteraria e alla cultura classica, ma allo stesso tempo innovando con elementi propri del racconto romantico. Montjoie si distingue per la sua prosa ricca e evocativa, in grado di catturare l’immaginazione del lettore e di trasmettere emozioni intense. Il suo approccio alla scrittura, caratterizzato dall’intreccio di elementi autobiografici e riflessioni filosofiche, offre uno spaccato della società francese del suo tempo, mettendo in luce le tensioni politiche e culturali pre-rivoluzionarie. Prima edizione non comune a trovarsi completa.
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