Details
Author
Gavarni (Chevalier Guillaume Sulpice)
Publishers
Calmann - Lévy
Keyword
Caricatura, Disegno umoristico
State of preservation
Fine
Description
In-folio, pp. 151, legatura editoriale p. percallina rossa con titolo in oro e figure di pennelli entro inserto in simillegno al centro del piatto anteriore simulante una tavolozza. L'illustrazione è contornata da una bordura floreale in oro, a sua volta inquadrata da un'altra bordura ornamentale. Impresa editoriale in nero al centro del piatto entro bordure plurime in nero. 72 litografie a p. pag. (impresse al solo recto dei fogli) da soggetti di Gavarni; una vignetta al frontespizio, una testatina figurata incisa in litografia. Bell'esemplare. Raccolta di schizzi litografici del celebre caricaturista francese, preceduta da un'introduzione di Sainte Beuve. Nell'albo figurano alcuni dei soggetti più tipici e gustosi dell'arte di Gavarni: le lorettes, il Carnevale (con Pierrot ed Arlecchini 'rivisitati'), popolani e tipi della media borghesia, le donne parigine, etc. 'Chaque lithographie de cet ingénieux artiste est un petit drame ou une petite comédie qui n'excite pas le rire par la charge, mais qui intéresse vivement par la vérité de l'observation. Au bas de ces délicieux croquis sont des légendes, toujours spirituelles, qui expliquent la situation et complètent par l'épigramme la signification des gestes, des poses et des costumes.' (A. de Lacaze). L'edizione originale è del 1857. Gavarni, ossia Guillaume-Sulpice Chevalier (Parigi, 1804-ivi, 1866) fu pittore, scrittore e soprattutto litografo dalla sterminata produzione (circa 2700 incisioni solo in litografia e altre duemila in altre tecniche). Fondatore nel 1833 del 'Journal des gens du monde' (di cui eseguì quasi interamente da solo sia i testi che le illustrazioni), fu collaboratore del 'Charivari', de 'La Mode', delle 'Fourberies de femmes', dell'Illustrated London News', dell'Illustration', del 'Paris', fu straordinario interprete dei costumi e della psicologia della Francia del suo tempo, creatore, nel suo genere e fatte le debite proporzioni artistiche, di una 'comédie humaine' parallela a quella di Balzac in letteratura. Alphonse Karr sosteneva che, verso il 1840, occorreva andare almeno fino a Nizza per 'échapper à l'emprise que les griffes magistrales de Balzac et de Gavarni avaient su mettre sur leurs contemporains'.