Details
Place of printing
Milano,
Author
Arrighi, Cletto [Carlo Righetti]
Pages
pp. [2] VI 329 [1].
Publishers
G. Ambrosoli e C., Editori (Tip. Italiana),
Keyword
Narrativa Italiana dell' 800
Binding description
brossura originale di color carta da zucchero, stampata in nero ai piatti e al dorso,
Description
LIBROPrima edizione.Ottimo esemplare (dorso rinforzato professionalmente), rarissimo a trovarsi in brossura.Ardita operazione narrativa, Nanà a Milano costituisce un vero e proprio di spin-off del celebre romanzo Nana di Émile Zola. Considerato «uno dei migliori romanzi di Arrighi» (Della Bianca, Cletto Arrighi romanziere scapigliato, p. 177), vi confluirono anche materiali già apparsi nell’opera I misteri della Compagnia delle Indie uscito nel 1864 sulla «Cronaca Grigia». -- Stampato a Parigi lo stesso anno, dopo essere stato pubblicato a puntate sul quotidiano «Le Voltaire» tra l’ottobre del 1770 e il febbraio successivo, il capolavoro di Zola era molto atteso in Italia, tanto più a Milano e negli ambienti più attivi della scapigliatura: l’uscita fu annunciata da alcune riviste, tra cui «Il Pungolo», mentre «La Ragione» pubblicò a puntate la traduzione dell’opera a partire dal novembre 1879. Di lì a poco, tra il 1880 e il 1881, l’editore milanese Pavia stampò ben tre diverse edizioni in italiano. -- Arrighi comprese tempestivamente il potenziale offerto dall’opera di Zola: attraverso un efficace stratagemma narrativo, collocò la storia della “sua” Nanà in un vuoto del racconto, immaginando che la protagonista, dopo essere scomparsa improvvisamente all’inizio del capitolo XIV, fosse giunta a Milano: «Io l’ho conosciuta nei pochi mesi che stette nella mia città, l’ho studiata e ho trovato che il mutamento avvenuto in lei era cosa degnissima di studio attento e profondo», dichiara Arrighi a p. IV dell’«Entratura», ricca introduzione al romanzo. -- L’impresa editoriale fu lanciata in grande stile: tra l’aprile e il luglio del 1880 Arrighi pubblicò infatti anticipazioni dell’opera, annunci e réclame sul settimanale «La Farfalla», per poi stamparla interamente nell’ottobre dello stesso anno con il milanese Ambrosoli. Nanà a Milano fu accolta però con scarso favore: su «Il Sole», «La Lotta» e addirittura su «La Farfalla», che così largo spazio aveva dato al romanzo, le recensioni furono per lo più negative. -- La critica recente ha tuttavia rivalutato il romanzo, inteso come passaggio fondamentale nel tentativo operato dalla scapigliatura di modernizzare il romanzo italiano: «anche Nanà a Milano, con il suo velleitario realismo e con la sua appropriazione indebita di personaggio, ha un significato all’interno di un movimento letterario – la scapigliatura – che tanto ha fatto per portare la letteratura italiana ottocentesca a competere per modernità con quella francese» (Della Bianca, Da Émile Zola a Cletto Arrighi, p. 222). -- Piuttosto raro, solo sette esemplari censiti nell’Opac Sbn. Parenti, Rarità, III, pp. 168-70. Della Bianca, «Cletto Arrighi romanziere scapigliato», pp. 177-82.