Opera (graece).

>in-folio (332x220 mm), pp. (12), 967, (1), bella legatura secentesca in pergamena, titolo su tassello al dorso, in astuccio in tela. Frontesp. a stampa rossa e nera, impresa tipogr. di Froben in rosso, testatine e grandi iniziali. silogr. Prefazione in latino di Arnoldus Peraxylus Arlenius, editore dell'opera (''in Fl. Iosephi opera, & historiae utilitatem''), al nobile spagnolo Diego Hurtado Mendoza, ambasciatore di Carlo V a Venezia, antico possessore del manoscritto, sul quale è basata la presente edizione. Editio princeps dell'opera omnia dello scrittore ebraico del I secolo d.C., comprendente le "Antiquitates iudaicae", la storia degli Ebrei in 20 libri, il "De bello judaico", 7 libri sulla conquista della Galilea da parte di Vespasiano ed il "De antiquitate Judaeorum contra Appionem", apologia degli Ebrei contro un libello antigiudaico scritto dal maestro Alessandrino Apione. Affascinante volume, interamente impresso in greco con somma eleganza e chiarezza. "The editio principes of Josephus... was in fact an edition of his works in Latin, still the intellectual language of Europe in 1470; the first edition of the Greek text did not appear in print until nearly 75 years later, after the Renaissance revival of Greek learning". Bell'esempl. su carta forte, a grandi margini. Al contropiatto nota di inizio XIX secolo del libraio G.B. Petrucci Piancastelli a Palazzo Ruspoli, nota di possesso dell'epoca in greco, qualche fioritura più fitta in pochi fogli, forellino all'ultimo f. Dibdin II, 130:"This volume is beautiful and rare". BMC, German, 463. Adams J-351. Hoffman II, 443.