Opere politiche di Beniamino Franklin L.L.D.F.R.S. nuovamente raccolte e dall'originale inglese recate nella lingua italiana.

In-8°; ritratto dell’autore inciso in rame, VIII, 287 pp. Legatura coeva in mezza pelle con angoli, piatti in carta marmorizzata, doppio tassello in marocchino al dorso con titolo e decorazioni in oro (qualche traccia d'uso alle cerniere). Qualche fioritura e macchiolina, forellino con perdita di due lettere alle pp. 11-12. Buon esemplare. Prima traduzione italiana, stampata significativamente nell'anno del riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dopo il trattato di Parigi del 3 settembre 1783.
La versione, tratta dalla celebre edizione inglese degli scritti politici di Franklin, edita nel 1779 a Londra da Benjamin Vaughan, suo “zelante” amico e corrispondente, è opera di Melchiorre Cesarotti e Pietro Antoniutti. Antoniutti analizza più nel dettaglio il problema delle crisi e delle rivoluzioni degli stati, richiamando, nelle note, da lui aggiunte, le riflessioni di Montagu.
L’edizione di Vaughan è l’unica tra le moltissime di Franklin, se si escludono gli scritti scientifici, ad esser stata pubblicata mentre l’autore era ancora in vita, con il suo pieno consenso e un suo contributo diretto nella redazione dell’errata. Ford 343. Sabin 25565 (ed. inglese). A. Pace, “Benjamin Franklin and Italy since the Eighteenth Century”, Proceedings of the American Philosophical Society 94, n. 3 (1950), pp. 242–50