Details
Place of printing
Firenze
Author
Bonomo Giacinto Cestoni G. Cosimo
Description
In-4°; (23 x18 cm); pp. (2), 16, 1 tavola incisa su rame da Francesco Nacci, in cui sono raffigurate 15 figure di insetti. cartonatura rustica, corpo del volume staccato dalla legatura, restauro integrativo al margine interno del frontespizio. Edizione originale e rara di questo opuscolo di grande importanza storico-scientifica contenente la prima descrizione dell'acaro riconosciuto come agente eziologico, e non più mera conseguenza della scabbia (acarus scabei). L'Autore aveva inviato una lettera al Redi in cui esponeva la sua teoria sulla natura acarica della scabbia; e il Redi, dopo averla corretta ed integrata, aveva deciso in quello stesso anno di pubblicarla, contribuendo a divulgare questa importante scoperta: il Bonomo non solo individua la causa della scabbia ma dimostra per la prima volta nella storia della medicina che un organismo di dimensioni microscopiche è la causa di una malattia definita. Egli racconta che dopo aver osservato delle donne che scoppiavano le bollicelle acquaiole dei loro piccoli figliuoli rognosi e ne facevano uscire dei piccolissimi globetti bianchi, aveva deciso insieme al collega Giacinto Cestoni di osservarne uno al microscopio, facendo una incredibile scoperta: «ravvisammo con certezza indubitata, che egli era un minutissimo Bacherozzolino, somigliante in qualche parte alle Tartarughe; bianco di colore, con qualche solco d'ombra sul dorso, insieme con alcuni radi, e lunghi peluzzi, snello e agile al moto con sei piedi; acuto di testa con due cornicini. come li si può vedere nella fig.I e nella fig. III'. Da pag. 3 del testo. Malgrado l'evidente importanza di questo studio scientifico, l'opera venne praticamente dimenticata fino alla ripresa delle ricerche in questo campo da parte di Renucci nel 1935. 'A dimostrare la verità della natura del male, il Cestoni e il Bonomo condussero studi accuratissimi e prolungati, i quali si riassunsero nella celebre lettera scritta al Redi, 'in cui dettero conto delle loro osservazioni, non solo essi riuscitrono a mettere in evidenza l'intima correlazione tra la rogna e la presenza di acari sulla pelle, ma anche la presenza delle uova, il che era nettamente contrario al principio di generazione spontanea della putredine degli umori' (Pazzini, Storia dell'arte sanitaria, p. 1012-1015); Garrison-Morton 4012; Friedman, The story of Scabies, NY, 1947, I-211/12; Belloni, Le 'contagium vivum' avant Pasteur, pp. 10-11; Pusey, History of dermatology, pp. 44-45; Waller 1288; Wellcome Cat. II 201; Mieli I 122-127; Gamba 1811; Hagen I, 72; Hirsch I 624 e 868.