Rare and modern books
PLUTARCHUS,
Parallela en biois Hellenon te kai Romaion. Quae vocantur Parallela. Hoc est Vitae illustrium virorum Graeci nominis ac Latini, prout quaeque alteri conveire videbatur, digestae…
(al colophon:) Venetiis, in Aedibus Aldi, et Andreae soceri, m, 1519
45000.00 €
Pregliasco Libreria Antiquaria
(Torino, Italy)
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Details
Description
L'elaboratissima doratura ai piatti è simmetrica su entrambi i lati, con due larghe bordure, tra le quali sono posti il nome dell'autore impresso in grandi maiuscole greche, 6 fregi triangolari e 5 rosette uguali a quelle del dorso. All'interno della bordura interna tra due mezze lune un grande rombo centrale che racchiude un inusuale grande fiore quadrilobato. Agli angoli 4 intricati monogrammi tondi in cui sono individuabili parecchie lettere, al dorso a nervi il titolo su tassello e sui restanti 5 comparti rosetta centrale e fregi angolari in oro, bellissimi tagli dorati e goffrati, perfettamente conservati. Ininfluenti rinforzi alle estremità dei nervi, alle cuffie e agli spigoli; lievissimo alone nell'estremo margine superiore dei primi 4 e degli ultimi 5 fogli. E' descritta e riprodotta da De Marinis n. 2727 e tavola 480 (La legatura artistica in Italia,1960, vol.III) e da Hobson, p. 72-72 e tavola V (Some xvith century buyers of books in Rome, Lovanio 1985).
Al frontespizio in alto nota di possesso “Alexis Gaudini et amicorum ex dono D. Dalluge (?)”, seguita da “et (nome cassato) et Amicorum.Emptus C sol.(dis) 18 c. / 1579”. A.Gaudin, un medico di Blois, nel 1581 è citato in un trattato medicale ed è quindi probabile che si tratti del secondo proprietario del volume. Gaudin è anche menzionato da E. Picot, Catalogue des livres... de James de Rothschild (1884-1920), IV, p. 218.
Al contropiatto anteriore due ex-libris incisi: di Charles Ford (xviii sec.) con suo motto “Noli irritare leones” e Earl of Roden ( xix sec.). Nel XX sec. fu venduto da Sotheby's, asta 28 luglio 1930, lotto 333 e nel 1934 era in possesso del libraio G. Hess di Munich.
Quindi questo straordinario esemplare era quindi già conosciuto a metà del xvi secolo, nel 1579, poi nel xviii e xix secolo, nel 1930, 1960 e 1985.
Renouard 87.9: "elle est effectivement bien supérieure à celle de Ph.Junta". Ucla 160. Adams P-1610. Hoffmann III, 175. Cataldi Palau, n. 49.
Prima edizione aldina delle Vite Parallele di Plutarco di Cheronea (I secolo d.C.): due anni prima era uscita una scorretta edizione fiorentina. L'aldina è di gran lunga più corretta ed importante della giuntina: la prefazione è dedicata a Pietro Bembo, che Gian Francesco dichiara di conoscere sin da bambino. In essa egli critica aspramente i Giunta, che non si erano curati di indicare quali delle Vite erano veramente attribuibili a Plutarco e quelle di altri autori, come l'Evagora di Isocrate e l'Agesilao di Senofonte; inoltre non riteneva corretta la sequenza in cui gli editori le avevano ordinate. Nella prefazione Gianfrancesco “si esprime in modo critico nei riguardi di quell'edizione, approfittando dell'occasione per enunciare alcuni suoi principi per stabilire correttamente un testo e dilungandosi su particolari tecnici più che nelle altre prefazioni” (Cataldi Palau, p. 169). Questa edizione è molto rara, 3 soli esemplari sono stati venduti in asta negli ultimi 60 anni. La grande impresa tipografica aldina figura al frontespizio e in fine.
Si tratta di un'opera fondamentale per la cultura occidentale, inesauribile fonte di dati eruditi e di citazioni da storici ai quali Plutarco si è rifatto nella stesura delle biografie. Facendo propria un'idea già attuata da altri scrittori antichi, l'autore (46-120 d.C.) vi narra le vite di 23 grandi personaggi greci contrapponendole ognuna a quella di un Romano riunite in coppie per mostrare vizi o virtù morali comuni ad entrambi. PMM, 48 (ediz. Giuntina): "The Lives are works of great learning and research, and Plutarch is careful to quote his authorities, whose number indicates a formidable amount of reading… the influence of Plutarch's method has been constantly manifest…". Nel 1470 Ulrich Han pubblica la prima edizione in latino delle Vitae, che è st