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Rare and modern books

(Boncinelli)

Pro veritate et justitia. La 5 inchiesta ovvero gli orrori del Valentino

Coi Tipi delle Premiate Officine di Carlo Ferrari, 1905

130.00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italy)

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Details

Year of publication
1905
Place of printing
Venezia
Author
(Boncinelli)
Publishers
Coi Tipi delle Premiate Officine di Carlo Ferrari
Keyword
storia locale, simple, universita'

Description

In 8 (cm 16 x 24), pp. 40. Brossura editoriale con alone brunito ai piatti, danni riparati al dorso. Opuscolo pubblicato anonimo ma il cui testo fu attribuito a Boncinelli, studente della  Scuola d'applicazione degli ingegneri di Torino. Qui i problemi iniziarono quando si scopri' che il cav. Betrone, segretario della Scuola, aveva causato un ammanco di 40 mila lire nei fondi da lui amministrati. A seguito di questa scoperta, vennero alla luce anche accuse di falsi, di certificati di lauree indebitamente rilasciati, di esami sostenuti da chi non aveva il diritto di darli. Gli studenti parteciparono ad un'agitazione e invocarono luce completa su questi fatti che ledevano l'onorabilita' della Scuola e facevano scemare il valore delle lauree conseguite nella Scuola. Ci furono due inchieste, una amministrativa e l'altra giudiziaria. La seconda inchiesta, con un'ordinanza del giudice, stabili' che non vi furono alterazioni dei registri ne' anomalie nel rilascio dei diplomi. A seguito di agitazioni scoppiate ancora da parte degli studenti, furono sospesi dagli esami gli studenti Boncinelli, De Grecis e Casolegno. Finito il periodo della sospensione, Boncinelli pubblico' quest'opuscolo in cui i docenti venivano definiti "falsi, abietti e birbanti" con gli allievi "in balia di gente di continuo alcoolizzata o maniaca o venale che lesa nei propri interessi vuol turare la bocca colle minacce o colla solita arma delle bocciate". Il Consiglio direttivo della Scuola, ritenendolo lesivo della disciplina scolastica, sospese di nuovo provvisoriamente lo studente dagli esami. Nel frattempo scoppiarono tumulti anche fra gli studenti che interruppero le lezioni dell'Universita' chiedendo che la punizione di Boncinelli venisse revocata. Fu presentata un'interrogazione in Parlamento ed il ministro dichiaro' che i professori avevano sbagliato a sospendere lo studente e, pur riconoscendo infondate le accuse dell'opuscolo gia' dichiarate false dalle passate inchieste, aggiungeva che l'opuscolo era stato pubblicato fuori dell'Universita' e che i professori potevano fare causa in tribunale.
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