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SCIOPERI DI POSTE ITALIANE: RITIRI E CONSEGNE NON SONO GARANTITI. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.

Rare and modern books

Gilbert Keith Chesterton, A. Teggi

Quello che ho visto in America

Lindau, 2011

26.00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
2011
ISBN
9788871809571
Author
Gilbert Keith Chesterton
Pages
372
Series
I pellicani
Publishers
Lindau
Size
141×211×20
Keyword
Stati Uniti-Storia, Stati Uniti-Società, Cultura popolare, Storia delle Americhe, Stati Uniti d’America, USA, XX secolo, 1900–1999
Translator
A. Teggi
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Il 1922 non fu solo l'anno della conversione di Chesterton alla Chiesa cattolica, ma anche quello in cui uscì il libro che raccoglieva le riflessioni dello scrittore sul suo viaggio negli Stati Uniti. Il racconto di Chesterton è costellato di esperienze e di incontri sorprendenti: dalle luci dei grattacieli di New York alle casette di legno nei sobborghi delle grandi città; dal contadino bulgaro diventato cameriere a uno sconosciuto sceriffo astronomo dell'Oklahoma. Sotto ogni cielo lo sguardo dello scrittore è però sempre fisso sull'uomo comune e sul suo destino, perché mai come quando si è in terra straniera ci si rende conto di quanto sia errato considerare l'umanità come una massa indistinta. Il primo passo per incontrare altri uomini è partire dall'acuto sentimento di una reciproca diversità. Tuttavia, se l'America è lo sfondo delle parole di Chesterton, il soggetto del suo discorso sono le fondamenta su cui si regge ogni istituzione politica. Gli immensi edifici di New York, nella loro mirabolante bellezza, diventano i simboli di un capitalismo sfrenato e della dittatura dell'industrializzazione, che hanno illuso l'umanità con l'utopica visione di nazioni tutte uguali, e dunque amiche. Un'uguaglianza che Chesterton non esita a chiamare "schiavitù camuffata da progresso", ma che non ha cessato di incantare gli uomini fino ai nostri giorni.
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