Riflessioni politiche sopra il prospetto attuale della Città di Trieste.

In-4°; 128 pp., con 3 vignette calcografiche nel testo e una al frontespizio. Legatura del '900 in mezza pergamena con angoli, piatti in carta marmorizzata, titolo e fregi in oro al dorso. Lieve brunitura uniforme. Antica nota di possesso manoscritta alla carta di guardia anteriore. Prima edizione di quest'opera sullo sviluppo economico della città di Trieste del giurista Antonio De Giuliani. L'edizione è arricchita da 4 vignette incise in rame da C. Schütz, che illustrano vedute della città dal mare.
L’autore, dopo gli studi a Vienna con Sonnenfels, aveva sposato le tendenze illuministiche austriache, esposte chiaramente nelle presenti riflessioni. La politica riformatrice asburgica di Giuseppe II aveva investito Trieste nel 1717, con l’emanazione della Patente di Commercio per la Libera Navigazione nell’Adriatico che aveva posto fine al monopolio della Repubblica di Venezia, e poi nel 1719 con l’editto di Carlo VII che aveva istituito il porto franco; questi due provvedimenti avevano traghettato velocemente la città friulana verso la modernità. L’autore evidenzia l’importanza del commercio in quest’evoluzione della città natale, vero perno delle trasformazioni; le nuove norme avevano attirato molti stranieri e stava così cambiando il tessuto sociale urbano; l’incremento demografico e la crescita commerciale stavano stimolando poi un notevole rinnovamento edilizio. Einaudi 2602. Combi, Bibliografia Istriana, 1147. Manca al Valentinelli. M.R. Di Simone, “Percorsi del diritto tra Austria e Italia, secoli XVII-XX”, (2006), pp. 104-105. G. Vertecchi, “Trieste nel Settecento: ‘Il popolo della città forma un complesso di molte nazioni’”, in Città e Storia II, (2007), 1, pp. 77-89.