Details
Author
Contributi Di: Gerardo Cioffari, Pasquale Corsi, Nicola Bux, Gio, Rgio Otranto, Salvatore Manna, Marisa Milella Lovecchio, Maria S, Tella Calò Mariani, Vito Antonio Melchiorre, Cesare Colafemmina,, Nicola Milella, Pina Belli D'Eiia, Raffaella Cassano, Giovanni , Battista Bronzini, Franca Pinto Minerva, Giovanni Dotoli, Fulvía, Fiorino, Nino Lavermicocca, Vito Maurogiovanni, Ada Campione
Curator
: Giorgio Otranto
Keyword
Arte-Architettura-Architettura religiosa
Description
422 pagine. 88 ill. colori, 327 ill. b/n. Rilegato in tela con sovracoperta, in cofanetto. cm 25,5 x 29 x 4. gr 2690. Seconda di copertina: Questo volume viene pubblicato nel momento culminante della celebrazioni del IX Centenario della traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari (1087-1987). In esso sono condensati diciassette secoli di storia del culto e delle tradizioni legate alla figura del popolare vescovo di Myra e nove secoli di vita della Basilica nicolaiana barese. Si tratta di una importante operazione storiografica che contribuisce a illuminare molti aspetti della personalità del Santo e la sua incidenza nella storia di Bari. La presenza delle reliquie del Santo di Myra a Bari, la devozione e il culto, i pellegrinaggi, cui essa diede vita, e le numerose iniziative, di carattere non esclusivamente religioso, adottate dalla Basilica hanno inciso profondamente, nel corso dei secoli, sul tessuto sociale della Città e hanno notevolmente segnato l'arte, le tradizioni popolari, i costumi e la vita della gente barese, la cui identità risente in modo peculiare del rapporto con il Santo. Ricostruire le trame della vicenda storica barese in rapporto alla devozione per San Nicola significa approfondire le radici religiose e culturali della Città, recuperarne la memoria, comprenderne e interpretarne meglio anche il presente storico. L'intento di quest'opera su San Nicola e la sua Basilica, che è frutto della collaborazione di noti specialisti di diversi settori della ricerca storico-cristianistica - dall'agiografo, al liturgista, al teologo, allo storico dell'arte, all'iconografo, all'archeologo, allo storico del cristianesimo e delle tradizioni popolari - è quello di ricostruire, su basi scientifiche sicure, vicende diverse e non sempre adeguatamente documentate: da quella terrena del Santo a quella della traslazione, alle tante altre connesse con la fortuna di San Nicola nel mondo e con la storia della Basilica, dalla sua fondazione agli ultimi eventi. Considerato il groviglio di fonti che interessano l'agiografia nicolaiana, si è trattato di un'impresa indubbiamente ardua, ma grazie a questa paziente opera di ricostruzione e ricomposizione delle notizie in un quadro unitario, la figura storica del Santo presenta ora contorni molto meno sfumati e la vita del Santuario barese si delinea in tutta la sua rilevanza non solo religiosa, ma anche culturale, socio-politica ed economica. In definitiva, sul piano storiografico l'opera rappresenta un sicuro contributo alla conoscenza della complessa vicenda nicolaiana o barese-nicolaiana, spesso interpretata in passato in chiave di leggenda e di campanile.