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DE ZIGNO, Marco (1780-?)
Spese occorse nel viaggio fatto da Padova nella Svizzera con mia Moglie Marta Mac-guire, col mio ragazzino di nome Achilletto, colla custode dello stesso Milania Walter, e con Giuseppe Maffei Domestico. Manoscritto cartaceo in italiano. 20 luglio 1819-28 gennaio 1820
1650.00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italy)
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Details
Description
Mm. 274x188. Cartonato coevo (dorso rinforzato). Qualche sporadico alone marginale, tracce d'uso, ma ben conservato.
Contenuti:
-Pp. 1-16, 21-30, 33-38 (la numerazione si interrompe a p. 16 con rimando a p. 22 e a pagina 30): resoconto delle spese di viaggio, come pedaggi, mance, cibo, ristoranti, gelati, caffè, tabacco, vino (Bordeaux e St-Georges), trasporti, vestiti, scarpe, cappelli, parrucchiere, palco alla Scala e al teatro Re a Milano, ecc.;
-Pp. 39-42: “Nota del denaro pagatomi da diversi nel mio viaggio” con relativi cambi;
Pp. 43-44: “Spese di Viaggio del mio Sig. Marco a Ginevra”;
Pp. 45-[63]: elenchi di nobili e di persone di elevata posizione sociale divisi per città (Venezia, Padova, Milano, Bologna, Trieste, Vicenza, Roma, Brescia e Firenze) e nazione (Inglesi a Venezia e Padova, Siciliani a Padova);
-2 carte bianche;
-Pp. 1-108 (riparte la numerazione): resoconto del viaggio, scritto con scadenza pressocché giornaliera a mo' di diario, con riferimenti, tra le altre cose, a biblioteche, librai, al Cercle de l'Ecu di Ginevra, al busto di Haller, al negozio Orell e Füssli di Zurigo, al ponte di Pertinchamp di Torino, alle opere d'arte di palazzo Durazzo a Genova, al libraio Stella e ai teatri La Scala, Re e Canobbiana a Milano, dove incontra Gioia, Fagnani, ecc., solo per citare alcune passaggi;
-3 carte bianche;
-2 carte finali contenenti l'indice del diario di viaggio per l'anno 1819 (fino a p. 100) ed una nota finale.
Il viaggio, che dura dal 20 luglio 1819 al 28 gennaio 1820, si snoda per le seguenti città: Padova (luogo di partenza e ritorno), Vicenza, Verona, Brescia, Milano, Arona, Martigny, Ginevra, Losanna, Chamonix, Friburgo, Berna, Murgenthal, Lucerna, Bienne, Zurigo, Schaffhausen, Baden, Basilea, Yverdun, Nyon, Torino, Alessandria, Novi, Genova, Pavia, Milano, Brescia e Verona.
Accompagnano Marco De Zigno durante il viaggio la moglie, ossia la nobildonna irlandese Maria Creagh Maguire, da lui sposata nel 1805, e il figlio Achille.
“Marco figlio di Pietro nacque nel 1780; esso pure dottore in ambi i diritti fu durante il Governo Italico Membro dei Consigli del Regno, e di Prefettura, coprendo indi altre cariche importanti. Nel 1805 si ammogliò con Maria Creagh Maguire. Fu nel 1838 aggregato colla sua famiglia alla Nobiltà ereditaria austriaca” (G.A. de Concini, La famiglia De Zigno di Padova, in: “Giornale araldico, genealogico, diplomatico italiano”, anno 1, nr. 12, Fermo, 1874, pp. 370-374).
Il figlio Achille (1813-1891) diventerà un'importante naturalista, geologo e collezionista di fossili, nonché autore di opere sui terreni delle Alpi dalla Carnia all'Adige, sui Cetacei, sui Cheloni e sulle piante fossili. “Nacque a Padova il 14 gennaio 1813, figlio di Marco e di Maria Creagli Maquire. Di ricca famiglia padovana, imparentata con nobili casati inglesi e francesi, il De Zigno fu educato dalla madre, di origine irlandese, e da una serie di tutori privati. Non frequentò mai alcuna scuola, né università, ma lunghi viaggi e soggiorni in Svizzera, Francia ed Inghilterra permisero al giovane nobile veneto di acquisire una profonda conoscenza delle principali lingue europee. Agli anni della giovinezza risale anche la nascita del suo profondo interesse per le scienze naturali, per la botanica e la geologia in particolare. Legami di amicizia univano la famiglia De Zigno ad esponenti di spicco della comunità dei naturalisti veneti, dai quali il De Zigno ricevette consigli ed i primi esemplari per quella che doveva divenire una delle più importanti collezioni private di botanica, paleontologia e geologia […] Nel 1833 il De Zigno si stabilì nella villa di Vigodarzere (Padova), per amministrare personalmente le terre e i beni della famiglia. Di sentimenti profondamente conservatori ed esponente di spicco della fazione filoaustriaca della propria città, il naturalista ricoprì vari incarichi amministrativi nel Comune di Padova” (P. Corsi, De Z